Il governo, nell’imminente Consiglio dei Ministri di oggi, sembra intenzionato a non dare seguito anche per il 2014 alle detrazioni fiscali previste in caso di ristrutturazioni edilizie e, in particolare, al cosiddetto Bonus Mobili. “Riteniamo questa possibilità una grave svolta negativa in relazione ai deboli segnali positivi che l’introduzione di tale misura aveva generato”, commenta duramente Roberto Snaidero, presidente FederlegnoArredo. “Ricordiamo che il decreto contenente tale Bonus è stato approvato dal Cdm il 4 giugno, e solamente a metà settembre è stata diffusa la circolare applicativa che di fatto ha dato il via all’effettivo utilizzo del Bonus, la cui scadenza è stata al momento fissata al 31 dicembre 2013”. In questo modo, quindi, “si è ridotto sostanzialmente il tempo a disposizione del consumatore già in difficoltà per un potere d’acquisto sempre minore”, aggiunge Snaidero, secondo cui in una situazione di blocco dei consumi interni e di relativa grave crisi delle imprese manifatturiere italiane, in particolare del mondo legno-arredo che dà lavoro a oltre 370.000 persone in Italia, “se venisse confermata tale intenzione rappresenterebbe una decisione di una gravità inaudita”.



Risulta allora “inutile”, conclude Snaidero, “dare incentivi alle imprese per assumere nuovi occupati se le imprese non hanno commesse: il Bonus Mobili è l’unico strumento per alimentare la domanda nazionale e sostenere le commesse delle imprese manifatturiere italiane”. Viene dunque chiesto al governo “di non tradire le attese delle imprese italiane che nonostante la situazione continuano eroicamente a portare nel mondo la bandiera del Made in Italy”.

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