ABL Automazione nasce nel 1995 per volontà dei tre soci fondatori, la cui più che ventennale esperienza nel settore dell’automazione industriale consente all’azienda di proporsi fin dall’inizio come fornitore qualificato di macchine e impianti automatici di assemblaggio. Testimoni della crescita dell’azienda sono i costanti incrementi di fatturato e di numero di dipendenti, nonché i due cambi di sede e la trasformazione della struttura societaria. Attualmente ABL Automazione opera all’interno di una struttura con 3.000 mq, conta circa 50 dipendenti, di cui 20 impiegati nell’area Progettazione (meccanica, elettrica ed informatica), altrettanti nell’area Produzione/Assistenza Tecnica. Tutta la parte progettazione si avvale di software applicativi di ultima generazione consentendo la piena integrazione tra Meccanica, Elettronica e Informatica. Il mantenimento totalmente all’interno dell’azienda sia dell’intera fase progettuale che di quella produttiva, oltre a consentire l’assunzione della totale responsabilità funzionale, garantisce la riservatezza delle informazioni e la tutela della proprietà intellettuale del cliente. Abbiamo rivolto alcune domande ad Alessandro Torsoli, amministratore delegato dell’azienda.



Dottor Torsoli, può presentarci brevemente la sua impresa?

Abl Automazione è società leader nel settore dell’assemblaggio e automazione. L’azienda ha una sede produttiva a Gussago, Brescia.

A quale settore sono destinati i vostri prodotti?

L’area applicativa principale è legata al settore automotive che assorbe circa il 50% della nostra produzione. Il restante è distribuito tra settore gas ed energia (30%) e meccanica generale (20%).



Lavorate molto con l’estero?

Circa metà della produzione è destinata oltreconfine, ma la quota è piuttosto variabile in funzione dell’andamento congiunturale. Attualmente i mercati esteri per noi più interessanti sono quelli dell’Europa dell’Est e i paesi dell’ex Unione sovietica, Russia e Bielorussia in particolare, insieme all’area dell’America Latina.

Avete investito all’estro?

La necessità di operare nelle zone più vivaci è sempre più forte, per questo abbiamo deciso di investire risorse e sforzi nell’incremento dell’attività di business principalmente nel Sud-Est asiatico: abbiamo già numerose macchine istallate in Corea e India, ma il vero mercato da sviluppare è la Cina. Abbiamo cominciato sei anni fa ad avvicinarci, ora crediamo sia il momento giusto per incrementare la nostra presenza lì perché il mercato sembra pronto per recepire macchine e sistemi automatizzati di qualità elevata, come sono i sistemi ABL; per questo stiamo investendo risorse e sforzi.



ABL ha partecipato a Mecha-tronika, manifestazione che si è chiusa sabato a Fieramilano. Cosa avete proposto per questa fiera innovativa?

Abbiamo proposto una macchina completamente diversa rispetto alla nostra tradizionale produzione che si caratterizza per macchine di grande dimensione e a forte automazione. In particolare, abbiamo esposto una macchina “totalmente manuale” secondo gli standard della lean production, di ridotte dimensioni, a bassa automatizzazione adeguata anche alla lavorazione di piccoli lotti di materiale e alle esigenze di massima flessibilità del cliente, capace cioè di essere riprogrammata velocemente per diverse produzioni e lavorazioni.

 

Lei è anche presidente di Aidam (Associazione Italiana di Automazione Meccatronica), l’associazione di riferimento per il suo settore tra i promotori di Mecha-tronika. Cosa ci dice della manifestazione?

Mecha-tronika è l’evento naturale, evoluzione di AmmTech e Bimec. Il comparto italiano dell’automazione industriale ha finalmente una vetrina internazionale sul proprio territorio per promuovere e presentare, a un pubblico qualificato, la propria produzione. Mecha-tronika, la mostra dell’intelligenza,è l’unico evento specializzato in Europa nel 2013 che ha visto coinvolte le aziende iscritte a Aidam e Imvg, Italian Machine Vision Group. E il risultato è certamente soddisfacente.