La portaerei Cavour, con le sue 25mila tonnellate di stazza, lascerà il porto di Civitavecchia mercoledì 13 novembre per fare rotta in direzione dell’Africa, con una duplice missione. In cinque mesi (la navigazione si concluderà il 7 aprile 2014), circumnavigherà il continente africano, facendo tappa in una quindicina di paesi per portare aiuti umanitari alle popolazioni e, contemporaneamente, promuovere il made in Italy. A bordo della portaerei ci sarà infatti un ospite “particolare”: nella stiva, al posto dei Sea Harrier, verrà allestita una mostra con alcune delle migliori produzioni nazionali. L’iniziativa, promossa da FederlegnoArredo, si intitola “Il cuore dell’abitare italiano. La nostra passione è la tua casa”.



La mostra si sviluppa su una superficie di 150 metri quadrati ed è articolata in modo da offrire al visitatore un quadro completo della filiera italiana del legno-arredo. “Negli ultimi anni – ha detto il presidente Roberto Snaidero presentando l’iniziativa – il mondo ha vissuto cambiamenti epocali. Sono radicalmente mutate le dinamiche commerciali e le aziende del legno arredo hanno dovuto modificare i propri assetti strutturali per non soccombere. E posso dire che, grazie al lavoro della nostra Federazione e all’appoggio del governo Letta, possiamo finalmente pensare alla ripresa”. La “fiera galleggiante” sarà una vetrina dell’eccellenza italiana nel mondo ed esporrà prestigiosi arredi di una trentina di aziende associate. Sollecitati dal Ministero degli Esteri, ambasciate, uffici dell’Ice (nei paesi dove sono presenti), corrispondenti economici si occuperanno della promozione a livello locale, invitando architetti e designer del posto a salire a bordo per visitare la mostra e conoscere i nostri prodotti.



Perché l’Africa e il Medio Oriente? “Sono paesi con una crescita esponenziale, dalla Turchia in giù – afferma Giovanni Anzani, presidente di Assoarredo -. Abbiamo avuto la conferma anche al Salone del mobile. E nel prossimo futuro saranno sempre più in grado di assorbire i nostri prodotti. A questi paesi che stanno vivendo un momento particolarmente felice vogliamo far toccare con mano il nostro saper fare, la qualità del nostri prodotti. E, soprattutto, creare opportunità di business per le nostre aziende. Il nostro futuro è crescere all’estero, il mercato interno è praticamente sparito”. Oppure ci sono paesi, come il Mozambico, dove sono presenti imprese italiane che stanno impiantando le loro sedi e nuove residenze, come l’Eni, che recentemente ha scoperto nuovi giacimenti di gas. Piuttosto che l’Angola o il Sudafrica, con Città del Capo, capitale mondiale del design 2014, con cui verrà siglato un gemellaggio.



Ma i programmi di internazionalizzazione proseguiranno anche per tutto il 2014. Con alcune novità. “Per la prima volta – annuncia Giovanni De Ponti, direttore generale della federazione – faremo missioni B2B in Iran, dove nonostante l’embargo, c’è grande fermento e, soprattutto, grande capacità di spesa. Mentre a Londra procede l’intenso lavoro all’interno dello studio di Norman Foster, con focus sui singoli segmenti merceologici della nostra famiglia. A Miami invece sono previste operazioni di incoming per portare all’interno delle nostre aziende interior design, studi di architetti, ecc.”

Intanto il 4 e 5 dicembre, a Desenzano, arriveranno cento rappresentanti di aziende russe che Unicredit ha portato in Italia per favorire incontri con quelle di casa nostra.