C’è forse un settore dell’industria manifatturiera italiana che resta spesso nell’ombra, ma nonostante questo presenta delle eccellenze che il resto del mondo ci invidia. Finalmente si “metterà in mostra” alla Fiera di Milano, a Mecha-Tronika, manifestazione che si terrà dal 23 al 26 ottobre organizzata, tra gli altri, da Ucimu-Sistemi per produrre. Proprio con il Direttore generale dell’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, Alfredo Mariotti, abbiamo parlato dell’importanza di questo evento.



Mecha-Tronika è pronta a fare il suo primo debutto, come nasce questa manifestazione?

La meccatronica era l’unica manifestazione scientifico-produttiva a non avere una mostra di riferimento che convogliasse sviluppatori, produttori, buyer e seller del settore. C’era la necessità di una manifestazione che rispondesse alla sfida di combinare conoscenze e discipline diverse ponendosi come rassegna delle soluzioni determinanti efficienza e flessibilità dell’azienda. Così, anche grazie all’eredità di Bimec e Bias, due manifestazioni che, considerata l’evoluzione del manifatturiero e delle necessità produttive delle imprese, convergono oggi in un’unica mostra che propone molto di più dell’offerta presentata da ciascuna singolarmente, è nata Mecha-Tronika.



Perché è così importante la meccatronica?

Sintesi di tecnologia elettronica e informatica applicata alla meccanica, la meccatronica consente di ottimizzare la componente gestionale dei cicli automatizzati e logistici, simulare processi e risultati di una lavorazione, sorvegliare la catena di produzione e la qualità della stessa, elevare gli standard di sostenibilità ambientale e di lavoro: fattori che determinano le performance dell’azienda e dunque la sua competitività.

A quali settori è rivolta Mecha-Tronika?

L’evento, organizzato da Efim-Ente fiere italiane macchine e Fiera Milano è promosso e patrocinato dai rappresentanti ufficiali dei settori in mostra: Aidam, associazione italiana di automazione meccatronica; Assodel, associazione nazionale fornitori di elettronica, Gisi, associazione imprese italiane di strumentazione, Imvg, Italian Machine Vision Group; Siri, associazione italiana robotica e automazione e Ucimu-Sistemi per produrre, associazione costruttori italiani macchine utensili, robot, automazione. La collaborazione proattiva di queste numerose associazioni di categoria e la natura eclettica e polivalente della meccatronica dimostrano come la manifestazione si rivolga all’intero universo delle aziende manifatturiere, offrendo così in un unico appuntamento la possibilità di entrare in contatto con operatori e clienti di tutti settori industriali che chiedono applicazioni di robotica e automazione anche a livello internazionale.



Si tratta allora di una manifestazione pensata per l’intera filiera produttiva, che quindi rappresenterà tutti i settori?

Esatto! Sarà proprio così. Dalla progettazione alla costruzione, dagli acquisti al montaggio, dall’installazione al controllo, dal risparmio energetico alla sostenibilità ambientale, dall’assistenza allo smaltimento, la competitività del prodotto manifatturiero è funzione delle svariate competenze che permettono di gestire in termini meccatronici la catena di processo. Di queste competenze Mecha-Tronika si fa espressione per garantire a offerta e domanda la più qualificata occasione di confronto e si pone come mostra delle intelligenze, proponendo soluzioni innovative applicabili alla quasi totalità dei settori industriali: dall’automotive alle macchine e impianti per la lavorazione dei metalli, dall’elettrotecnica-elettronica alla farmaceutica, dalla cosmetica al medicinale, dall’alimentare al confezionamento, dalla chimica alle materie plastiche, dall’ottica ai componenti per arredo, dal trasporto alle telecomunicazioni.

 

Gli organizzatori come stanno preparando il lancio di questa manifestazione, considerata la sua inedita natura?

L’impegno destinato dagli organizzatori alla promozione di Mecha-Tronika si articola in una serie di iniziative sviluppate sinergicamente con ampio ricorso ai new media che proporranno l’evento all’attenzione dell’intero universo degli operatori potenzialmente interessati. Ma quello che mi preme sottolineare, più dell’aspetto promozionale e comunicativo, è lo studio che sta alla base della kermesse.

 

Cosa intende dire?

Questo evento, essendo il primo nel suo genere ed essendo di interesse trasversale per la quasi totalità dei settori manifatturieri, celava, e tuttora cela, diverse complessità gestionali e programmatiche. Queste criticità hanno agito da propulsore per la manifestazione, spronando gli organizzatori a dare quel qualcosa in più rispetto a quanto necessario per le manifestazioni già brandizzate. Basti pensare che per la definizione dell’agenda tecnologica su cui sarà plasmata la manifestazione, Mecha-Tronika si è dotata di un Comitato scientifico cha ha il compito, sotto la guida di Domenico Appendino, già presidente di Manufute Italia, di riflettere sui principali elementi che caratterizzano il dibattito sullo sviluppo della meccatronica a livelli internazionale, così da poter perfezionare il progetto della kermesse sulla base delle prospettive di crescita e di creazione di valore maggiormente rilevanti per gli operatori del settore.

 

Che ruolo avrà questo Comitato scientifico una volta che le tematiche della manifestazione saranno state definite?

 Oltre alla definizione di tematiche e relatori che animeranno la qualificata rassegna convegnistica che accompagnerà la manifestazione, il Comitato scientifico si occupa dell’organizzazione di “Mecha-Tronika Open Academy”, uno spazio allestito all’interno di uno dei padiglioni di Fieramilano, che ospiterà incontri B2B tra visitatori, espositori, player del settore, e, avvalendosi del contributo di Università, Consorzi e Centri di Ricerca, proporrà una ricca esposizione di prototipi e soluzioni industriali. Scopo di Mecha-Tronika Open Academy, oltre a consolidare la collaborazione tra Università, Centri di ricerca e industria, è discutere delle prospettive e delle esigenze che riguarderanno il comparto nel breve e medio termine, approfittando della presenza dei più importanti protagonisti del settore.

 

Iniziative come Mecha-Tronika Open Academy cercano di mettere in contatto gli studenti con il mondo del lavoro: quanto secondo lei è ancora possibile fare in questo senso, e quale ruolo possono svolgere le associazioni?

Ucimu-Sistemi per produrre, promotrice dell’evento, ha sempre destinato grande impegno per sviluppare le cooperazione tra università e imprese e l’iniziativa dei Premi Ucimu (premi assegnati annualmente alle migliori tesi di laurea con stretta attinenza alle realtà aziendali del settore, ndr), giunta alla sua trentasettesima edizione, è pensata proprio per promuovere la conoscenza delle tecnologie e delle tematiche connesse con la produzione e l’utilizzo di macchine utensili, robot e sistemi di automazione, favorendo il collegamento tra università e imprese. Ma, come si dice in questi casi, molto si è fatto, ma molto si può ancora fare, e in questo senso, nel 2013, l’associazione è andata oltre.

 

In che modo?

Quest’anno ha disposto la concessione di due premi del valore di 5.000 euro ciascuno, per studenti che svilupperanno un elaborato di laurea magistrale incentrato sul tema della meccatronica nel mondo dei beni strumentali; un’iniziativa che va ad affiancare quella dei Premi Ucimu. L’idea della concessione di questi due speciali premi è nata in fase di progettazione della kermesse, quando si è venuta a creare la necessità di avere un’analisi degli aspetti tecnici/tecnologici legati alla meccatronica (sicurezza nella progettazione, nella logistica, nella lavorazione, nell’informatica, nella comunicazione, nella sicurezza del personale che interagisce con la macchina, gestione della filiera dell’errore, metodologie di progettazione tramite prototipazione virtuale, studi di casi aziendali) e al contempo un’analisi dedicata alla definizione di dimensione e caratteristiche del settore della meccatronica in Italia, attraverso una descrizione quali-quantitativa dei comparti che lo compongono. Quest’iniziativa è emblematica di quanto l’associazione creda e investa sui ragazzi che mirano a lavorare nel settore manifatturiero italiano e che vivranno nel futuro di cui la meccatronica è preludio.