Prodotti di design innovativi, capacità di adeguarsi alle esigenze del mercato, preparazione delle risorse umane. Sono le tre chiavi per affrontare i continui cambiamenti nel settore ufficio. A spiegarlo a ilsussidiario.net è Grazia Manerba, ad di Manerba Spa e vicepresidente di Assufficio con delega alla formazione.



Come cambia l’azienda in un momento di rivoluzione dell’ambiente ufficio?

Le aziende per fare fronte alle situazioni di crisi del mercato a livello globale si stanno ristrutturando internamente e si stanno focalizzando sui servizi che devono e riescono a fornire al mercato. Ciò significa essere molto coscienti e consapevoli delle esigenze del mercato, sia italiano che globale. Si tratta di esigenze che cambiano radicalmente e che saranno destinate a continuare a farlo anche in futuro. Il fattore chiave consiste nel seguire il mercato nella sua specificità e nelle sue esigenze, privilegiando la qualità e proponendo un prodotto di design che sappia rispecchiare un’innovazione nel modo di lavorare, nel presentare nuovi stili di vita e nuovi materiali. Con questo prodotto di qualità è possibile riuscire a servire mercati che comunque hanno sempre guardato al prodotto italiano.



Nello specifico quali sono i cambiamenti richiesti a chi intende lavorare nel settore?

A differenza del passato dobbiamo cambiare i nostri modelli di gestione della produzione, di presenza nelle reti commerciali, e quindi dobbiamo adeguare il nostro modo di lavorare a quelle che sono delle esigenze di mercato. Queste ultime richiedono un consumo molto più sartoriale, più mirato alle esigenze del cliente, che spesso diventa un prodotto anche su misura, sempre però cercando di puntare alla qualità per quanto riguarda il prodotto e il nostro servizio. Teniamo conto che l’ufficio è comunque un luogo dove il servizio è molto importante, perché si richiede una capacità di valutare le qualità di ergonomia del posto di lavoro, dalla luce alla seduta, dai cablaggi alla sala conferenze.



Quanto sono importanti il personale e la formazione in un momento come quello attuale?

Il tema della preparazione delle risorse umane è fondamentale per il successo in momenti così critici. Si tratta di momenti nei quali la situazione contingente di difficoltà deve essere affrontata con una professionalità, una lucidità, una capacità di velocità di risposte che sono proprie solo di una professionalità molto evoluta a tutti i livelli. Quest’ultima deve riguardare tanto l’aspetto commerciale quanto quello tecnico e della comunicazione. Ciascun professionista deve saper entrare in sinergia con l’azienda, in modo da risultare molto aderente nei suoi confronti. E’ da qui che deriva l’importanza di offrire una formazione e di fare crescere ulteriormente il nostro personale, insieme all’ambiente che ci circonda e che possono essere i punti vendita, degli architetti collegati al mondo dell’ufficio, oppure il nostro personale interno.

 

Su che cosa state lavorando in quanto Assufficio e quali progetti state sviluppando?

Si stanno svolgendo le lezioni del Corso in Office Design, che è nato dall’esperienza della prima edizione frutto del concept tra Poli.design, il consorzio del Politecnico di Milano, e Assufficio. Lo scopo è unire la ricerca propria del Politecnico con il mondo imprenditoriale, collegando la preparazione del mondo universitario con una realtà imprenditoriale a contatto con il mercato. Ciò dà modo di creare questo corso estremamente specializzato dove evolvono delle professionalità su temi specifici che riguardano la qualità dell’ambiente ufficio come investimento strategico.

 

Quali novità preparate per i prossimi mesi?

Ora stiamo cercando di portare questo corso a contatto con realtà della Pubblica amministrazione. Stiamo cercando di riscuotere un interesse di quest’ultima perché è proprio nel suo ambito che può esserci bisogno di preparare una professionalità maggiore sull’ambiente di lavoro. E’ da qui che ci sono delle possibilità di sviluppo che si possono cercare di realizzare coinvolgendo le realtà contigue all’ambiente ufficio sul tema della formazione.

 

(Pietro Vernizzi)