L’unione fa la forza. Lo sanno bene il Gruppo FDV e la sua capofila LEUCOS, nella quale confluiscono i cinque marchi del gruppo (ITre, Gallery, ALT, Murano Due e Aureliano Toso) protagonisti di un processo di cambiamento societario che li ha associati. Il nuovo corso sceglie la razionalizzazione come via strategica allo sviluppo e punta sulla forza del brand unico, LEUCOS, quale moltiplicatore di risorse. Dallo scorso novembre, Presidente di FDV Group è Rocco Bormioli, nipote e omonimo del capostipite di una famiglia di imprenditori a lungo protagonista dell’industria vetraria europea. Gherardo Flaccomio Nardi Dei, giovane e dinamico manager è invece il nuovo Amministratore Delegato. E proprio quest’ultimo racconta a ilsussidiario.net le fasi dell’evoluzione di LEUCOS.
La vostra azienda sta conoscendo un periodo di grossi cambiamenti. Ce ne può parlare?
La nostra azienda è in una fase di grande trasformazione. Noi passiamo da un aggregato di sei aziende a un marchio solo, LEUCOS. Si tratta di un brand storico nel mondo dell’illuminazione, ha 50 anni di attività alle spalle, è caratterizzato da una forte presenza nel mondo dell’illuminazione nel vetro con design contemporaneo. Al marchio LEUCOS noi aggreghiamo gli altri 5 brand del Gruppo Firme di Vetro, FDV, che hanno connotazioni del mondo dell’illuminazione ma anche nel design decorativo e architettonico.
Quali sono i vostri mercati di riferimento?
Naturalmente l’Italia e poi molti mercati europei, in particolare quelli dell’ex Unione Sovietica, e l’America.
Qual è il vostro punto di forza sia come strategia aziendale che come prodotti?
LEUCOS è universalmente riconosciuto come un’azienda leader nel settore dell’illuminazione dal design contemporaneo specificatamente nel vetro. Come strategia vogliamo mantenere la nostra forza di illuminazione del vetro, ma anche continuare un percorso che porterà allo sviluppo del design a 360 gradi, non limitato al vetro.
Qual è la situazione nel vostro settore?
Abbastanza complicata. Sicuramente è un settore legato al mondo dell’edilizia in genere e che quindi sta soffrendo perché risente delle ricadute della crisi edile. Certo è che chi ben lavora ritengo sia in grado di mantenere la propria posizione di mercato, cosa che noi vogliamo cercare di fare.
Quanto è importante l’export?
Per noi l’export significa circa il 60%. È una percentuale molto importante del nostro fatturato, che senz’altro dobbiamo incrementare. Siamo consapevoli che ci sono tanti mercati da esplorare. L’Italia in questo momento soffre, ma noi comunque non l’abbandoniamo.
Avete partecipato alla fiera Interior Mebel di Kiev a febbraio e sarete presenti anche ai Saloni-Euroluce, spazio specifico per le aziende del settore illuminazione al Salone del mobile. Quanto contano le fiere per farvi conoscere?
Ci si interroga sempre più se queste fiere siano o non siano un veicolo, uno strumento giusto per farsi conoscere, bisogna dire che entrambe sono il punto di riferimento per le aziende del settore, in particolare Euroluce. Non esserci in un momento così delicato per la nostra azienda sarebbe un errore, quindi abbiamo deciso di partecipare. Avremo uno stand di grande impatto visivo con prodotti nuovi, interessanti.
Qual è l’obiettivo per questo 2013?
In termini di numeri è quello di mantenere la posizione di mercato che abbiamo attualmente, aprendo anche nuovi varchi, cercando di contenere il momento difficile dell’economia. D’altra parte per noi il 2013 è un anno di grandissima importanza perché coincide con la rinascita del gruppo, marchio LEUCOS. Attorno a questo brand stiamo costruendo un’azienda interamente rinnovata, per noi più ancora del risultato in termini di fatturato è importante, almeno quest’anno, il rilancio della società.
(Elena Pescucci)