La sua azienda è l’unico centro al mondo che confeziona e distribuisce pezzi di ricambio del marchio Lamborghini. La Chimar di Marco Arletti è specializzata in imballaggi e logistica, ed è riuscita a crescere dal 2008 a oggi allargando il ventaglio dei servizi offerti ai clienti. Oggi può contare su 13 magazzini nel Nord Italia, un fatturato pari a circa 30 milioni di euro e 300 addetti.
Arletti, partiamo dalla produzione di imballaggi. Qual è la vostra strategia in questo settore?
Fin dall’inizio la nostra strategia è stata quella di offrire al mercato una gamma completa di prodotti per essere in grado di mettere a disposizione poi delle soluzioni a seconda delle esigenze del cliente. Partendo dagli imballaggi in legno, abbiamo iniziato a realizzare quelli in cartone, cartotecnica, materiali plastici, oltre agli accessori per la protezione interna.
Come avete sviluppato nel tempo il core business della vostra azienda?
Dal 2008 abbiamo aggiunto una seconda anima, un’attività di servizio che è iniziata da prima come confezionamento per i clienti, e poi è stata seguita da un’attività logistica vera e propria. Oggi abbiamo importanti clienti in questo settore, dove gestiamo per loro magazzini e ricambi, logistica inbound per la produzione e spedizioni.
Per quali tipologie di aziende e prodotti lavorate?
Spaziamo in tutti i settori e le tipologie di prodotto. Nell’ambito dell’imballaggio industriale lavoriamo con chi fa grossi impianti e macchine automatiche dedicate all’esportazione. In questo campo è necessaria una competenza tecnica per andare a progettare un imballaggio che abbia la portata riferita al macchinario da spedire e che protegga dagli urti e dalla corrosione del salgemma, prevedendo mesi di trasporti e spedizioni via mare.
Tra i vostri clienti quali sono i marchi più rinomati?
Siamo provider logistici delle automobili Lamborghini, per il cui marchio siamo l’unico centro mondiale di gestione dei ricambi e merchandising. Le loro officine ci forniscono i pezzi, noi li prepariamo e confezioniamo, mettendoli a disposizione per la spedizione secondo determinate logiche di servizio. Lo stesso vale per Case New Holland, la branca agricola del Gruppo Fiat, per cui gestiamo la parte relativa al confezionamento dei ricambi. Di recente con cartone e cartotecnica stiamo entrando anche nel settori degli alimentari, per esempio degli aceti balsamici, dove è necessaria un’immagine di un certo tipo.
Quali sono i valori su cui si basa la vostra azienda?
Uno dei valori con cui stiamo portando avanti la nostra attività è legato alla parte della responsabilità sociale d’impresa. Oggi fare impresa significa anche avere una certa sensibilità verso determinati temi come l’impatto ambientale e il coinvolgimento dei dipendenti, due delle leve più importanti che ci hanno permesso di crescere in questo periodo.
C’è qualche certificazione di cui andate particolarmente fieri?
Abbiamo acquisito la certificazione PSC (Piano di Sicurezza e di Coordinamento), che documenta che compriamo materie prime esclusivamente da fonti sostenibili. Mi riferisco, per esempio, ai tagli forestali legali, che piantano da tre a cinque alberi per ciascuno che viene tagliato. E’ quindi una gestione virtuosa della foresta. In ambito energetico, inoltre, abbiamo installato di recente un impianto di cogenerazione che produce energia elettrica e termica, rendendo il nostro stabilimento indipendente dal punto di vista energetico.
(Pietro Vernizzi)