Ieri le Commissioni Finanze e Industria del Senato, riunite in seduta congiunta per discutere del ddl 783 in materia di efficienza energetica e misure fiscali, hanno ascoltato il Presidente di FederlegnoArredo, Roberto Snaidero, sul “bonus mobili”. Uno degli argomenti presi in esame dal provvedimento riguarda infatti l’estensione delle detrazioni fiscali all’acquisto di nuovi arredi per interventi di ristrutturazione. Al Presidente Snaidero abbiamo chiesto com’è andato l’incontro.
Com’è andata l’audizione in Senato?
E’ andata molto bene, mi ritengo soddisfatto. Ho avuto il piacere, e l’onore, di essere ascoltato dai senatori delle due commissioni ai quali ho cercato di spiegare le nostre argomentazioni.
Cosa avete chiesto?
Che il provvedimento non venga stravolto durante il dibattito e che l’approvazione avvenga il più rapidamente possibile. La scadenza del bonus è fissata al 31/12 e da qui a fine anno c’è di mezzo agosto. Quindi i tempi si riducono molto: abbiamo a disposizione quattro mesi.
Avete ottenuto garanzie?
Chiaramente nessuno si sbilancia sui tempi, ma mi pare che l’urgenza della cosa sia stata colta. La mia personale impressione è che tutti sono d’accordo.
Grosso modo, quando entrerà in vigore il provvedimento?
Potrebbe entrare in vigore a metà luglio. È chiaro che le procedure legislative sono un’altra cosa rispetto alla nostra voglia di mettere immediatamente in campo questa opportunità.
Gli italiani sono al corrente del bonus?
La gente ci sta chiedendo come si fa a utilizzare questa misura. Non sono pochi quelli che intendono approfittarne. L’ho riferito in Commissione.
Il decreto può essere migliorato?
Abbiamo chiesto alcune piccole integrazioni, ma l’auspicio è che il decreto passi così com’è, in tempi brevi.
Che tipo di integrazioni?
Abbiamo chiesto di inserire, ad esempio, gli elettrodomestici da cucina. Perché il 90% delle cucine che vengono vendute comprendono elettrodomestici. Mi pare che questa richiesta sia stata accolta. Vedremo.
Il sostegno che avete ottenuto dal Governo è un “aiuto di Stato”?
Quello che chiediamo è di non perdere altre migliaia di posti di lavoro ed evitare che altre 1000-1500 aziende chiudano. Dal 2008 a oggi, a causa della crisi, abbiamo perso il 40% del nostro fatturato sul mercato interno.
Va meglio all’estero?
Questa notte sono tornato da Mosca. Lì, in un anno siamo cresciuti del 20%. E stiamo crescendo anche sugli altri mercati esteri, a parte quelli della vecchia Europa. Ma il bonus mobili è importante anche per un’altra ragione.
Quale?
Il provvedimento è necessario anche per mantenere il nostro know how, una delle eccellenze del made in Italy che stiamo cercando di portare avanti con grande difficoltà e con grande sacrificio.
Cosa succede dopo il 31 dicembre quando scadranno le agevolazioni?
Ai senatori della Commissione ho detto: vediamo come va l’operazione. Se ci sono i presupposti, sarò io il primo a chiedere il prolungamento del bonus. Ho detto anche un’altra cosa.
Cosa?
Che la richiesta non viene solo da FederlegnoArredo, ma anche da Federmobili, da Cgil Cisl e Uil, dai sindacati di settore, da Confartigianato, Cna e Ceced, che è l’associazione dei produttori di elettrodomestici. In pratica, coinvolge tutti i diretti interessati del settore.