La complessa congiuntura internazionale e i repentini cambiamenti del contesto economico, impongono un’attenta riflessione su stato dell’arte e prospettive di medio e lungo termine per tutti coloro i quali operano nel settore dei sistemi di produzione. Con la prima Assise della macchina utensile in Italia: vivere il futuro, Ucimu-Sistemi per produrre, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot, automazione e tecnologie ausiliarie, propone un confronto esteso a tutto il mondo della macchina utensile. A Luigi Galdabini, presidente Ucimu, abbiamo chiesto un’anticipazione.



Presidente, perché la prima Assise della macchina utensile in Italia?

Il complesso scenario globale, la proliferazione dei mercati emergenti e la prolungata inappetenza del mercato italiano impongono una profonda riflessione sulle prospettive del settore. Stiamo attraversando una “nuova rivoluzione industriale” e anche il comparto dei sistemi di produzione deve decidere in quale direzione muovere i propri passi. Le strade sono molte ma bisogna scegliere, e farlo in modo condiviso, per non disperdere le forze. Ucimu-Sistemi per produrre della condivisione dei saperi e delle esperienze, del senso d’appartenenza e del lavorare insieme, ne ha fatto un valore fondamentale, convinta che questa sia la strada per assicurare sviluppo e futuro al settore. Per tale ragione ha pensato di organizzare un evento, di un giorno, di totale confronto tra tutti gli attori del mondo dei sistemi per produrre che, insieme, ragioneranno su stato dell’arte, strategie ed esigenze specifiche di qui ai prossimi cinque-dieci anni.



Può darci qualche indicazione più precisa?

La prima Assise della macchina utensile in Italia si terrà il prossimo 26 novembre presso MiCo, Milano Congressi. Sarà aperta alla partecipazione di tutti coloro i quali operano nel settore in Italia: non solo i costruttori, dunque, ma anche agenti, importatori, distributori e alti rappresentanti delle filiali di imprese straniere. La giornata sarà organizzata in tre momenti distinti: a una prima parte plenaria, aperta anche alla partecipazione delle istituzioni, del mondo del credito e della finanza oltre che ai media, seguirà la seconda, organizzata in tre gruppi di lavoro tematici riservati ai soli operatori del settore. I gruppi, che si riuniranno in parallelo nel pomeriggio, si focalizzeranno sull’analisi di tre aspetti fondamentali: economia, internazionalizzazione e tecnologia e produzione con l’obiettivo di comprendere quali interventi (degli operatori) e quali provvedimenti (del sistema paese) dovrebbero essere attuati per assicurare futuro al settore. La chiusura dell’evento coinciderà con la presentazione, al mondo delle istituzioni e ai media, dei risultati emersi nella sessione riservata.



Cosa vi attendete dall’Assise?

L’Assise sarà laboratorio di idee e proposte per “vivere il futuro”, sarà momento di analisi e confronto funzionale alla costruzione di un piano comune di interventi a favore di uno dei settori strategici per l’intero sistema economico del Paese. Ciò che vorrei fosse chiaro è che l’Assise non sarà uno dei tanti convegni, organizzati da enti e rappresentanza, propedeutici alla presentazione di una lista infinita di richieste da indirizzare alle autorità di governo. Certamente nell’occasione illustreremo alcune proposte di politica industriale a supporto del manifatturiero, consapevoli, tra l’altro, della scarsità delle risorse economiche. Ma l’Assise sarà, prima di tutto, l’occasione per aprire un confronto diretto tra attori di uno stesso settore che difficilmente interloquiscono. A partire proprio dalle differenti esigenze di costruttori e agenti, distributori e filiali straniere proveremo a attivare un dialogo per trovare nuovi comuni denominatori.

 

Una formula innovativa…

Certo, la scelta di aprire questo incontro a un mondo ben più ampio rispetto a quello dei “soli” costruttori risponde all’esigenza di rappresentare le istanze di un settore con caratteristiche e necessità variegate a partire dalle quali sarà possibile delineare una strategia comune per il suo rilancio e sviluppo. Soluzioni di questo tipo non sono in vendita, non c’è guru con la formula giusta, per questo confidiamo nell’intelligenza condivisa. In questo modo avremo una visione più ampia e articolata del nostro mondo e così sarà anche per chi né è spettatore, penso ai media e alle istituzioni.

 

Si tratta di un’idea frutto dell’associazione o degli imprenditori?

L’evento è esempio di quanto l’associazione possa fare per le imprese associate, proponendo formule e servizi innovativi. Occorre però ricordare che il suo valore e la sua forza dipende dalle aziende che ne fanno parte. Imprese associate e associazione vivono l’una dell’altra, in un infinito “loop” che, se efficiente, produce in modo continuo nuovo valore. L’Assise, nel nostro auspicio, è innovazione in contenuto e in modalità. Una sfida che Ucimu-Sistemi per produrre ha lanciato prima di tutto a se stessa proponendo a tutti coloro vorranno aderire all’iniziativa un nuovo, più ampio, angolo di veduta.