Su base annua, la produzione industriale registra l’ennesimo dato negativo, il ventunesimo consecutivo. Come riportato dalla recente rilevazione Istat, infatti, a maggio 2013 l’indice ha subìto una flessione del 4,2% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, mentre nella media dei primi cinque mesi dell’anno la produzione è scesa del 4,3%. Un debole segnale di ripresa proviene invece dalla variazione mensile: l’istituto nazionale di statistica fa sapere che a maggio di quest’anno l’indice destagionalizzato della produzione industriale è aumentato dello 0,1% rispetto ad aprile. Nella media del trimestre marzo-maggio, invece, lo stesso dato risulta in calo dell’1,3% rispetto al trimestre precedente. Gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano, a maggio 2013, diminuzioni tendenziali in tutti i comparti, prosegue l’Istat: calano in modo significativo l’energia (-5,7%) e, in misura minore, i beni intermedi (-4,8%) e i beni strumentali (-4,1%). Registrano una flessione più contenuta i beni di consumo (-3,0%). Nel confronto tendenziale, a maggio 2013 i settori in crescita sono quelli della fabbricazione di computer, prodotti di elettronica ed ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+3,3%), della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+2,3%) e delle industrie alimentari, bevande e tabacco (+2,0%). Il settore che, in termini tendenziali, registra in maggio la più ampia variazione negativa è quello della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-15,3%).