Da trent’anni Alpa srl produce articoli per arredare il bagno. Un anno fa l’azienda ha compiuto un notevole balzo acquisendo il marchio Merati, da sempre sinonimo di alta qualità e design raffinato. Con Lorenzo Biagiotti, direttore commerciale di Alpa, abbiamo parlato dei piani di sviluppo dell’impresa.
Partiamo dalla crisi, come state reagendo?
In questo momento difficile cerchiamo di tenere le posizioni; inoltre, abbiamo intrapreso la via dell’internazionalizzazione. Strada su cui Alpa, come azienda, è un po’ in ritardo.
Su quali paesi state puntando?
Lo sguardo è ad ampio raggio, tuttavia ci stiamo concentrando sui paesi europei, in particolare quelli dell’Est che in questo momento sembrano i più vivaci.
Anche la sua azienda beneficerà del bonus mobili?
Sì, l’arredobagno fa parte dei prodotti ammessi alla detrazione del 50% per chi fa ristrutturazioni.
Cosa vi aspettate da questa misura?
Non sarà decisivo, ma sicuramente utile. Ci sono alcune criticità, come i tempi ridotti, però credo che sia un messaggio positivo.
Di recente Alpa ha acquisito il marchio Merati che è sinonimo di grande qualità e design raffinato.
Di fatto è la svolta dell’azienda.
Ce ne parli.
A giugno dell’anno scorso abbiamo acquistato il marchio Merati proprio per dare una svolta alla nostra attività. Alpa è un marchio storico presente da trent’anni nel settore, ma ha sempre operato prevalentemente nell’area lombarda.
Adesso invece?
Con il marchio Merati, che è presente sul mercato da oltre cinquant’anni e ha ottenuto riconoscimenti importanti nel mondo del design, oltre a fare tra virgolette un salto di qualità in termini di prodotto, andando a coprire la fascia alta del mercato, vogliamo anche seguire il percorso di internazionalizzazione di cui parlavamo prima.
Quali altre prospettive di sviluppo avete?
L’ampliamento della gamma. L’integrazione con il marchio Merati praticamente serve a questo, ci dà cioè la possibilità di coprire target diversi.
Com’è avvenuta l’integrazione dei due marchi?
In questa prima fase ci siamo limitati a far vivere i due marchi in maniera autonoma. Il lavoro più importante verrà fatto con il prossimo Salone del mobile. Nei piani dell’azienda è evidentemente prevista l’integrazione, sia dal punto di vista commerciale che produttivo, mantenendo tuttavia inalterate le filosofie dei due marchi.
Quali filosofie?
Quella del marchio Merati, più orientato al design, e quella di Alpa più orientata al concetto di servizio, più vicina a quelle che sono le esigenze del mercato.
Si vedono già i primi risultati?
Come numeri sì. Con l’inserimento del marchio Merati riusciamo a tenere botta al calo del mercato e a vedere meno negativo il risultato di questo momento. Inoltre, in termini di organizzazione ci ha già permesso di ampliare gli orizzonti: da azienda urbana abbiamo cominciato a guadagnare posizioni sul mercato nazionale con l’obiettivo di arrivare alla copertura totale fino all’approccio dei mercati esteri.
Una delle nuove frontiere dell’arredobagno made in Italy è il mondo dell’hospitality. Voi vi state muovendo in questa direzione?
Bisogna fare attenzione perché nel bagno dell’albergo spesso non c’è il mobile. Stiamo piuttosto analizzando con molta attenzione un’altra cosa
Cosa?
La rete d’impresa che per noi sarà un passaggio molto importante per la crescita. Lo slogan “piccoli per diventare grandi” è fondamentale per un’azienda come la nostra.
È vero che nel vostro settore l’innovazione cresce meno che in altri ambienti domestici, come ad esempio la cucina?
Nell’ultimo periodo devo dire che è vero. C’è stato un appiattimento della proposta, dovuta probabilmente al mercato che non è particolarmente vivace. Oppure…
Oppure?
Al fatto che nel dna delle aziende di questo settore non c’è la propositività. Forse nel dna di queste aziende c’è l’idea di fare quello che il mercato vuole, facendolo bene. Chi invece si propone in quelle vesti, in questo momento sta soffrendo di più.