Nata nel 1930 come importatrice esclusiva dell’omonima fabbrica slovacca produttrice dei primi spazzolini da denti con manico in celluloide, Koh-i-noor inizia a produrre in Italia nel 1950, dopo aver rilevato dalla società di Bratislava il marchio e il know-how. Nel tempo l’azienda si è sviluppata allargando la produzione ad arredi e complementi per il bagno, particolarmente apprezzati per il loro design elegante e raffinato. In questa intervista Gianluca Marvelli, amministratore delegato dell’azienda – che quest’anno sarà presente al Meeting di Rimini – nonché Presidente di Assobagno, spiega che la miglior risposta alla crisi è l’innovazione.
Koh-i-noor è simbolo di italianità, ma le radici sono all’estero…
È vero. La nostra azienda nasce a Bratislava, nell’allora Repubblica cecoslovacca, l’odierna Slovacchia. Dopo molte vicissitudini, che hanno fatto seguito all’invasione dell’Unione sovietica, la mia famiglia ha ricevuto l’offerta di rilevare marchio e know-how. All’epoca, un mio prozio era importatore per il mercato italiano.
Come siete cresciuti da allora?
L’azienda nasce in Italia nel 1950 e si è sviluppata dapprima nel mercato tradizionale di riferimento, che era quello degli articoli da toeletta: spazzole, pettini, spazzolini da denti, ecc.
Poi cos’è successo?
Nel 1995 è nata una nuova realtà che si occupa dell’arredamento bagno. Uno sviluppo abbastanza naturale: dagli oggetti che si usano nella stanza da bagno, abbiamo cominciato a pensare a quest’ambiente anche per quanto riguarda i componenti e gli arredi. Da qui l’azienda si è sviluppata sia a livello nazionale che internazionale.
Tenete molto alla vostra “italianità”, non è così?
La nostra italianità è dovuta al fatto che l’azienda produce interamente in Italia, nel nostro stabilimento di Tradate o comunque in un indotto nelle zone limitrofe. Quindi il nostro è un prodotto interamente italiano. Che non solo viene prodotto, ma anche progettato in Italia dai nostri studi interni che fanno ricerca e sviluppo con la collaborazione di designer giovani e meno giovani.
I vostri prodotti sono esempi di design elegante e raffinato.
Cerchiamo di interpretare un design moderno, non estremo però. I nostri prodotti sono semplici, ma nello stesso tempo eleganti. Cerchiamo di offrire un prodotto che sia facilmente abbinabile agli altri arredi.
Che apprezzamento hanno ottenuto dal mercato le ultime collezioni?
I nostri prodotti sono apprezzati. La prova la abbiamo proprio in un momento difficile come questo, in cui i consumi sono molto ridotti. Anche in un momento così, il cliente riconosce che la nostra proposta è innovativa, quindi l’accoglie con interesse. Abbiamo investito molto nell’innovazione.
Cosa avete fatto?
La nostra azienda è stata capace, soprattutto in quest’ultimo periodo, di innovare molto. Con grandissimo sforzo siamo arrivati a proporre 4 o 5 nuove serie per prodotto, consentendo così al distributore di essere innovativo anche in un momento difficile. Non solo per il design, ma anche sotto l’aspetto tecnico. Ad esempio, dando la possibilità di applicare alcuni dei nostri nuovi prodotti senza forare la parete, ma utilizzando un particolare adesivo che garantisce una tenuta eccezionale.
Che prospettive avete per il futuro?
Siamo legati al mercato immobiliare che in questo momento è fermo. Parliamo tutti dell’estero, ma non dobbiamo dimenticarci che c’è un mercato nazionale, che è un mercato importante nonostante le difficoltà che stiamo attraversando. E tutti quanti oggi dobbiamo lavorare affinché possa riprendere il cammino.
Va meglio all’estero?
Sull’estero ci stiamo muovendo bene. Siamo presenti in molti paesi europei, ma anche in paesi più lontani. Abbiamo clienti in Cina, dove invece di importare riusciamo a esportare. In questo momento stiamo lavorando in particolare con la Corea e stiamo aprendo in Brasile e in Venezuela. Un ventaglio molto ampio che in questo momento ci consente di sopperire, almeno in parte, alla contrazione del mercato interno.
Il bonus mobili servirà a far ripartire i consumi interni?
Certamente favorirà la ripresa dei consumi. Credo che FederlegnoArredo abbia fatto un’azione di lobby molto importante. Il tempo purtroppo è breve. Per ora è prevista una scadenza a fine anno e questo non è positivo. È anche un’azione di promozione, al di là del risultato concreto per chi sta già facendo ristrutturazioni. Per chi invece deve ancora avviare i lavori, i tempi sono stretti.
Si parla già di una proroga, non è così?
Esattamente, da un punto di vista logico si dovrebbe puntare proprio a questo.
È la prima volta che sarete presenti al Meeting di Rimini?
Come azienda sì, è la prima volta.
Cosa farete?
Partecipiamo all’iniziativa di FederlegnoArredo che quest’anno allestirà in fiera un’abitazione arredata con prodotti di aziende associate. Koh-i-noor ha aderito, dando la sua disponibilità ad arredare il locale bagno.
In passato lei è stato uno dei protagonisti delle conversazioni imprenditoriali che si sono tenute allo stand di FederlegnoArredo.
Alla penultima edizione ho partecipato a un incontro con i protagonisti dell’industria del design e del legno. E lo farò anche quest’anno, perché ritengo che il dialogo tra il pubblico di quella manifestazione e le nostre imprese sia un fatto positivo.