Aiutare le imprese del bene strumentale a comprendere verso quali temi indirizzare i propri progetti di ricerca e con quali modalità, affinché possano essere finanziati dalla Comunità europea. Con questo obiettivo si è tenuto, presso la sede Federmacchine, la federazione delle associazioni dei produttori di beni strumentali, “Horizon 2020: opportunità di sviluppo per le Pmi del manifatturiero”, incontro incentrato sull’analisi dei bandi dedicati ai temi della ricerca per il manifatturiero e previsti dal piano 2014-2015. Sono intervenuti esperti della Commissione europea, delle piattaforme europee del manifatturiero, della robotica e del Cluster Nazionale della Fabbrica Intelligenti, tra cui: Domenico Appendino di Manufuture Italia; Gaia Della Rocca, Confindustria Bruxelles; Guido Domeniconi, Finlombarda; Maurizio Gattiglio, presidente EFFRA; Bruno Maiocchi, coordinatore Gruppo Tecnico Federmacchine; Massimo Mattucci, presidente EFFRA; Giorgio Metta, Istituto Italiano di Tecnologia; Tullio Tolio, Cluster Nazionale Fabbrica Intelligente.



Per quanto riguarda l’eccellenza scientifica e la leadership industriale, principale novità di Horizon 2020 è “l’integrazione, in un unico e coerente prospetto, degli strumenti di finanziamento per l’intera catena dell’innovazione, dalla ricerca all’immissione sul mercato di prodotti e servizi, incentivando anche l’innovazione non tecnologica”. Una soluzione di questo tipo, “realizzata per annullare il gap finora evidenziato tra le attività di ricerca e i beni effettivamente introdotti nel mercato, porterà maggiori fondi per le attività di tipo dimostrativo, gli impianti pilota, i test, la prototipazione”. Inoltre, rispetto ai cicli precedenti, la programmazione dei fondi strutturali europei per il periodo 2014-2020 “sposta il suo baricentro dalle opere infrastrutturali all’innovazione tecnologica a sostegno del made in Italy e alle politiche di occupazione e inclusione sociale”. Infine, a differenza del settimo programma quadro, potranno partecipare ai finanziamenti per le Pmi anche le singole imprese, purché presentino progetti orientati alle effettive esigenze del mercato e con una dimensione europea.

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