Si è aperta ieri a Milano la cinque giorni dell’industria dei robot: 29 BI-MU/SFORTEC, biennale della macchina utensile, robotica, automazione e subfornitura tecnica promossa da Ucimu-Sistemi per produrre. Anime della mostra le 1060 aziende – delle quali il 47% straniere – che metteranno in mostra il meglio della loro produzione: teatro dell’esposizione una superficie di ben 90.000 metri quadrati. Un evento che dunque non alza solo bandiera italiana: accanto al tricolore sventolano altre che i colori di altri Stati del Vecchio Continente, orientali (come Taiwan, India e Thailandia) e del continente americano, come il Canada e gli stessi Stati Uniti. Saranno circa 3.000 i macchinari esposti per un valore complessivo di 450 milioni di euro.
Accanto all’esposizione tradizionale sono in programma una serie di eventi collaterali come l’area denominata CIS-RP&3D, dedicata alle nuove realtà costruttrici di sistemi di stampa 3D Printing e Additive manufacturing, e Focus MECHA-TRONIKA, spazio espositivo nato come “spin-off” della omonima manifestazione, incentrato sulla presentazione delle soluzioni intelligenti per la gestione degli impianti industriali.
Queste le parole di Luigi Galbadini, presidente Ucimu: “Oltre 40.000 visitatori preregistrati a due giorni dall’evento e più di 1.000 visite programmate tra gli espositori italiani e i 50 operatori stranieri invitati da UCIMU e ICE a visitare la mostra, nell’ambito del progetto di promozione del Made by Italians settoriale sono dati che annunciano le dimensioni e la portata dell’evento che si mantiene sui livelli della passate edizione nonostante il mercato e il contesto economico siano ancora incerti”. E ancora: “L’incertezza che attraversa lo scenario europeo e mondiale è evidente ma le imprese dimostrano di credere nell’evento considerato tra i principali per gli operatori su scala internazionale. E se l’andamento dell’export di macchine utensili italiane nei primi sei mesi dell’anno evidenzia il rallentamento dei mercati BRIC e il positivo riscontro di quelli europei, anche l’Italia dovrebbe migliorare le sue performance in fatto di consumi, come emerge dalle previsioni”.
Infatti si prevede che il 2014 si chiuderà con un aumento del 3,4% delle consegne dei costruttori sul mercato italiano. Un timido segnale di ripresa che si spera possa essere rafforzato da provvedimenti ad hoc. In questo senso Galdabini ha ricordato l’ipotesi “di incentivi all’ammodernamento dei macchinari obsoleti non solo su base nazionale ma europea. Il provvedimento potrebbe evidentemente dare una scossa al consumo di macchinari ma soprattutto favorirebbe l’ormai necessario rinnovamento degli impianti produttivi del vecchio continente”.