Il Centro studi & cultura di Impresa di UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE ha reso noti i dati relativi agli ordini di macchine utensili nel terzo trimestre del 2014. Si assiste a una crescita del 7,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nel dettaglio gli ordini interni crescono del 19,1% mente quelli destinati al mercato estero del 5,3%. Per Luigi Galdabini, presidente di UCIMU, ciò è stato reso possibile grazie alla Nuova legge Sabatini: “l’incremento registrato da questa ultima rilevazione è certamente un’indicazione positiva per i costruttori italiani di macchine utensili anche perché si tratta del quarto trimestre consecutivo di crescita nella raccolta ordinativi. Se il 2014 si conferma anno di inversione di tendenza, occorre però considerare che la ripresa avviata resta debole e incerta” ha detto. Tale legge, ha spiegato, ha permesso tra aprile e settembre il finanziamento acquisti in beni strumentali per oltre due miliardi di euro, dunque è una legge utile e indispensabile per il rilancio della domanda. Galdabini chiede dunque al governo che nell’ambito della legge di stabilità venga di nuovo inserito il rifinanziamento per 2,5 miliardi della Nuova Sabatini per le operazioni relative al biennio 2015-17: “L’assenza del provvedimento che agevola i finanziamenti per chi in Italia acquista beni strumentali rischia infatti di produrre un nuovo raffreddamento del mercato già incerto”. Si chiedono poi misure specifiche per sostenere in modo strutturato il rilancio del mercato domestico e del manifatturiero italiani. Ad esempio la liberalizzazione degli ammortamenti dei beni strumentali. La ripresa dei consumi di macchine utensili ha detto ancora deve diventare sempre di più tra le priorità del paese: “Per evitare la perdita di competitività del nostro sistema paese, occorre pensare a un sistema di incentivi alla sostituzione dei macchinari obsoleti. Il provvedimento potrebbe evidentemente dare una scossa al consumo di macchinari ma soprattutto favorirebbe l’ormai necessario ammodernamento degli impianti produttivi in risposta alle esigenze di maggiore produttività delle imprese e di adeguamento alle normative sempre più stringenti in materia di risparmio energetico e miglioramento degli standard di sicurezza sul lavoro”.