Senza una base industriale che possa competere a livello internazionale l’Europa non potrà che sprofondare in una recessione della quale ora si sentono solo i primi sintomi. Non può esistere un’Europa dei servizi se alla base non c’è una forte industria che ne abbisogni. Altrimenti a chi si vendono i servizi? Alcuni risponderebbero: alle famiglie. Ma queste con quali soldi li potrebbero comprare visto che un’ulteriore accentuazione della fase recessiva renderebbe tutti più poveri e molte persone impossibilitate anche ad accedere a consumi e servizi primari?
C’è una sola soluzione: l’Ue deve intervenire per assicurarsi un futuro industriale. I dati mostrano che il nostro continente dall’inizio della crisi si è avviluppato in una spirale negativa diminuendo gli investimenti con conseguente abbattimento della produttività. Nello stesso periodo i principali concorrenti, che già partono dal grande vantaggio di un costo della manodopera inferiore, di minore costo dell’energia, di minori regole in materie importanti e fondamentali, ma costose, quali sicurezza sul lavoro e rispetto dell’ambiente, hanno, da anni, investito in apparecchiature e macchine industriali a pieno regime con altissimo incremento della produttività e miglioramento dei prodotti finali. L’Europa ferma continua, viceversa, a produrre con un parco macchine utensili, la base di ogni sviluppo industriale, sempre più obsoleto: in Francia l’età media del parco macchine è stimato a 19 anni, a Germania a 19,1, in Italia siamo di fronte a una tendenza di avvicinamento ai 20 anni.
È evidente che per l’Europa diviene impossibile proseguire nella corsa mondiale con infrastrutture industriali sempre meno adeguate. Bisogna intervenire: solo con macchinari di produzione nuovi è possibile trasferire a tutto il mondo industriale la possibilità di fabbricare prodotti eccellenti, più complessi, con incremento di produttività e valore aggiunto. Con ciò sarebbe assicurata alle aziende europee una migliore redditività con la creazione di spazi economici per successivi investimenti in innovazione.
E allora come procedere? Va attuato un intervento europeo che, tramite incentivazione, permetta al sistema industriale l’ammodernamento del parco macchine esistente per rendere il continente più performante e operante con macchine più rispettose della sicurezza, dell’ambiente e con consumi di energia inferiori. Solo così potremo avere un rilancio della nostra potenzialità industriale e creare un futuro privo di ansia per tutte le persone che vivono nella nostra grande casa europea.