È un ingrediente fondamentale nella dieta mediterranea. Ha tante sfumature aromatiche e sapidità per tutti i palati, anche i più esigenti. Oltre ad arricchire i nostri piatti, fa anche bene alla salute grazie ai suoi polifenoli, antiossidanti naturali e custodi delle nostre arterie contro il colesterolo. Parliamo ovviamente dell’olio etravergine di oliva, principe del mercato eno-gastronomico italiano con oltre 50 etichette che possono vantare il marchio Dop, “garanzia di accurati controlli di qualità durante tutta la filiera di produzione” – come specifica Ambrogio Valentini, titolare dell’Azienda agricola oli Valentini, tra le province di Brindisi, Taranto e Bari.
Gli fa eco anche Accursio Alagna, Direttore de La goccia d’oro, azienda agricola che invece opera nella provincia agrigentina: “Questo tipo di filiera è assolutamente e continuamente controllata. Grazie ai metodi di tracciabilità è possibile risalire al lotto e a tutti i passaggi della produzione”.
L’Italia è il secondo produttore europeo di olio extravergine di oliva e anche quest’anno, dal 29 novembre all’8 dicembre, i più importanti produttori si incontreranno a Rho-Fiera Milano in occasione de L’Artigiano in Fiera.
L’olio artigianale fonda il proprio successo sulla qualità del prodotto e di ciò si sono accorti anche i mercati stranieri che sempre più spesso si rivolgono alle nostre aziende per riempire le dispense di un olio extravergine puro e delizioso. Il mercato italiano predilige ancora la vendita diretta dal produttore al consumatore, ma sta prendendo sempre più piede la vendita on line.
Sulla vetrina digitale www.artimondo.com è possibile ad esempio scegliere tra centinaia di produttori che ogni anno espongono i loro prodotti e le loro novità all’Artigiano in Fiera e che offrono la possibilità di acquisti sicuri e spedizioni facili in Italia e in Europa durante tutto l’anno.
“Purtroppo quest’anno il clima strano della passata estate e di primi mesi autunnali hanno rallentato la maturazione delle olive e hanno inoltre favorito il proliferare di una mosca nociva per le piante”, racconta Valentini. Fortunatamente la cattiva annata non ha avuto influenze sulla qualità dell’extravergine Collina di Brindisi Dop, prodotto con cultivar Ogliarola, raccolte su alberi millenari tanto grandi e tanto preziosi “che per abbracciarli non bastano quattro uomini!”, esclama divertito Valentini. Alberi che sono sopravvissuti a stagioni e cambiamenti climatici e che vivono grazie alle cure di uomini esperti e specializzati che tramandano da generazioni l’arte della potatura e le tecniche di coltura che non rovinino la pianta e i frutti.
Non appena raccolte, le olive Ogliarole vengono spremute a freddo nei frantoi dell’azienda e in altri frantoi locali dei paesini del brindisino, rispettando così i dettami previsti dai regolamenti per i prodotti Dop. La spremitura a freddo è ormai la tecnica più utilizzata poiché non altera le proprietà organolettiche dei vari cultivar italiani, regalandoci così oli extravergine di oliva con profumi, aromi e gusti unici. “Per assaporare tutte le sfumature di sapore dell’olio Colline di Brindisi Dop – afferma Ambrogio Valentini – il consumo migliore è su una fetta di pane fresco: scoprirete il sentore amaro e deciso, sarete conquistati dal profumo intenso!”.
(Simone Del Bianco)