Segnali incoraggianti arrivano dall’industria italiana costruttrice di macchine utensili, robot e automazione. Nella sua conferenza stampa di fine anno, Ucimu-Sistemi per produrre ha infatti diffuso i dati relativi al 2014, da cui emerge un aumento della produzione (+4,6% a 4,6 miliardi di euro). Cresce poi il consumo interno, che si è attestato a 2,4 miliardi di euro (+18,2%), segnale di una ripresa degli investimenti in sistemi di produzione (grazie soprattutto alla Sabatini-bis), di cui hanno tratto beneficio principalmente i costruttori italiani, le cui consegne sul mercato interno sono salite del 21,1%, a 1,3 miliardi.



Segnali negativi arrivano però sul fronte delle esportazioni (-0,7% a 3,3 miliardi), penalizzate dalla riduzione del commercio mondiale e dalla decisione dell’Unione europea di limitare l’export di macchine utensili verso la Russia. Dopo sei anni di crescita, scende quindi il rapporto export/produzione, fermandosi al 71,6%, in ragione della ripresa del mercato interno verso il quale i costruttori italiani hanno subito ri-orientato parte della propria offerta.



Secondo l’elaborazione Ucimu sui dati Istat, nei primi nove mesi dell’anno i principali paesi di destinazione del made in Italy di settore sono risultati Cina (-18,6%, 264 milioni euro), Stati Uniti (-8,4%, 258 milioni), Germania (+0,2%, 231 milioni), Russia (-16%, 110 milioni) e Francia (+0,8%, 102 milioni). Per quanto riguarda le importazioni, esse hanno invece registrato un incremento del 14,9%, attestandosi a 1,08 miliardi di euro.

Per quanto riguarda il 2015, Ucimu ritiene che proseguirà il trend positivo dell’industria italiana di settore che, secondo le previsioni, vedrà un incremento per tutti i principali indicatori economici. In particolare, continueranno a crescere le consegne dei costruttori che si attesteranno a 1,39 miliardi di euro, segnando un +4,1%, trainate dal trend positivo del consumo domestico che raggiungerà i 2,53 miliardi, il 4,5% in più rispetto al 2014.



Luigi Galdabini, presidente Ucimu, ha così commentato i dati: “La ripresa avviata a fine del 2013 si è concretizzata nel 2014. Tra tutti gli indicatori, il dato certamente più rilevante è quello relativo al consumo domestico, che è tornato finalmente di segno positivo, dimostrando una nuova disponibilità a investire da parte degli utilizzatori italiani. Questa tendenza, insieme alle positive previsioni per il 2015, è di ottimo auspicio per quanti parteciperanno a EMO MILANO 2015, la mondiale di settore in scena a Fieramilano dal 5 al 10 ottobre prossimo”.

Galdabini, dopo aver sottolineato l’importanza della Nuova Sabatini, ha ricordato che, grazie al lavoro della sua associazione, ci sarà un rifinanziamento per il 2015 “per soli 12 milioni di euro, ma la dote salirà a 31,6 milioni nel 2016 e a 46,6 milioni nel 2017”. Accanto a questa misura, servirebbe anche “la liberalizzazione degli ammortamenti dei beni strumentali acquistati e la revisione dei coefficienti di calcolo degli stessi, fermi al 1988”.

Del resto, più macchine utensili vengono acquistate, più le imprese italiane possono diventare competitive. In questa direzione, un passo importante, che ha accolto il favore del viceministro allo Sviluppo economico, Carlo Calenda, potrebbe essere costituito da un sistema di incentivi alla sostituzione dei macchinari obsoleti, magari a livello europeo.