I dati diffusi ieri dall’Istat dicono che nel dicembre 2013 il fatturato dell’industria è diminuito dello 0,6% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, con una riduzione del 2,1% sul mercato italiano e un incremento del 2,8% su quello estero. Tra i pochi settori che registrano il segno positivo c’è quello del legno e arredo, che nello stesso periodo raggiunge un +5%. Uno dei compiti più difficili del governo Renzi sarà quello di sostenere la ripresa dell’industria italiana. Per il presidente di FederlegnoArredo, Roberto Snaidero, «la priorità è sostenere l’export e per farlo è indispensabile che Renzi torni a nominare un ministro per il Commercio estero con piena autonomia d’azione».



Snaidero, perché a differenza dell’industria nel suo complesso il settore legno e arredo registra il segno positivo?

Dopo un 2013 negativo, l’inversione di tendenza registrata a dicembre è un dato importante anche se non permette di recuperare quanto è stato perso nei mesi precedenti. Per quanto riguarda il mercato interno, il merito della performance di dicembre è in larga parte del Bonus Mobili. Le esportazioni continuano a essere positive, ma grazie al Bonus Mobili finalmente anche il mercato interno inizia a dare segni di vitalità dopo mesi in cui era rimasto negativo.



Che cosa si aspettano gli imprenditori dal governo Renzi?

Dal nuovo governo mi aspetto una maggiore forza dirompente per quanto riguarda i mercati esteri. Al presidente del consiglio in pectore lancio un messaggio: in questo momento le aziende italiane hanno voglia e necessità di vendere all’estero. È quindi indispensabile che Renzi torni a nominare un ministro per il Commercio estero, in quanto abbiamo bisogno di una struttura a livello di governo per supportare le nostre imprese.

Basta davvero un ministro in più per rilanciare l’export?

È fondamentale che chi si occupa di una realtà così importante come il commercio estero abbia piena autonomia d’azione e che non sia dipendente da un altro ministero. Il fatto di avere un ministro che si occupi esclusivamente delle esportazioni delle nostre imprese permetterebbe di velocizzare tutte le procedure.



In concreto che cosa potrebbe fare un ministro per il Commercio estero?

Essendo autonomo, potrebbe fare tutto quello che le aziende chiedono. Sono tanti gli imprenditori che hanno scritto a Confindustria, chiedendo di supportare la candidatura del viceministro Casero come ministro per il Commercio estero, in quanto si tratta di una persona capace e che conosce i bisogni delle aziende.

 

Che cosa può fare invece il nuovo governo per rilanciare il mercato interno?

Il governo uscente ha già prorogato il Bonus mobili fino al 31 dicembre 2014. Ciò che chiediamo a Renzi è di approvare l’Iva agevolata all’8%, anziché al 22% come è attualmente, per le giovani coppie che arredano la prima casa. Negli altri Paesi Ue del resto è normalmente tra il 6% e il 10%, e quindi abbassare questa imposta anche in Italia per le coppie con meno di 35 anni permetterebbe di rilanciare i consumi in modo significativo.

 

Quale riforma fiscale auspica?

Non possiamo pensare di continuare ad avere tasse così alte, perché di fatto invogliano le aziende a trasferirsi all’estero. Vanno quindi recuperati tutti gli sprechi nella Pubblica amministrazione, in modo da poter ridurre la pressione fiscale.

 

Quali delle diverse tasse è più urgente ridurre?

Tutte le tasse andrebbero ridotte, anche se ovviamente l’Irap è la più ingiusta. Noi dobbiamo essere competitivi con gli altri paesi e oggi come oggi non lo siamo. Una riduzione della pressione fiscale farebbe sì invece che le risorse tornino ad affluire rilanciando la domanda.

 

(Pietro Vernizzi)

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