“Poiché il profumo era fratello del respiro. Con esso penetrava negli uomini, a esso non potevano resistere, se volevano vivere. E il profumo scendeva in loro, direttamente al cuore, e là distingueva categoricamente la simpatia dal disprezzo, il disgusto dal piacere, l’amore dall’odio”. Con queste parole lo scrittore e drammaturgo tedesco Patrick Süskind decantava, in un suo celebre romanzo, le lodi delle essenze, considerate quasi un mezzo per arrivare fino all’animo dell’uomo. Una considerazione evidentemente mai sopita: del resto, la riduzione delle spese legate ai prodotti accessori, determinato dalla crisi economica, non ha intaccato significativamente, secondo i recenti dati di Cosmetica Italia, il consumo di profumi. Il “rallentamento” pari all’1,2% degli acquisti testimonia, d’altra parte, che il settore (il quarto al mondo dopo Germania, Francia e Regno Unito), ha retto l’urto della difficile congiuntura.
Merito anche di una nuova categoria di “profumieri” che, assumendosi il proprio rischio di impresa, ha introdotto nel mercato una serie di prodotti a costi sensibilmente inferiori rispetto a quelli assegnati alle grandi griffe. “Il rapporto qualità/prezzo dei prodotti è garantito dall’ottimizzazione dei costi che siamo in grado di offrire al cliente finale”, ci racconta Mario Dimarco, numero uno di Natural Essenze, profumeria naturale Fedal Cosmetici a conduzione familiare, che sin dalla sua nascita, ha deciso di confrontarsi con il mercato globale avvalendosi di Artimondo, la piattaforma e-commerce internazionale dedicata ai prodotti di qualità. L’impegno di chi ha operato questa scelta ha dato vita, nel Paese, a numerose botteghe che, a poco a poco, oltre a generare una enorme varietà di eau de parfum insoliti, s’è specializzata nella realizzazione di fragranze simili ai più noti prodotti presenti sul mercato. “Essenze varie e di nicchia ma anche oli essenziali naturali, idratanti, creme viso e per il corpo sono realizzati in assenza di PEG-derivati”, puntualizza Dimarco.
Alla base dell’aroma finale prevale, d’altra parte, la miscelazione di decine di elementi profumati, scelti fra circa 200 essenze naturali e quasi 2000 elementi sintetici. Materie prime compatibili con quanto disposto sia dalla normativa europea, sia da quella nazionale (legge 713/86), che, tra l’altro, impone ai titolari delle imprese impiegate nel comparto la predisposizione di “officine” di locali e di attrezzature idonei.
Questi artigiani costituiscono, oggi, la nuova frontiera della profumeria italiana: nei loro laboratori, essi riescono non solo a mantenere intatti gli standard di qualità dei brand internazionali ma anche a coniugare gli ingredienti naturali e certificati, privi cioè di additivi e coloranti, per ottenere il tanto apprezzato contrasto delle note olfattive. “Per condurre un’attività professionale di questo tipo – conclude il titolare di Natural Essenze -, oltre disporre che grandi competenze, è necessario essere mossi da una passione”. La stessa che gli uomini e le donne riservano, da secoli, al profumo. Uno straordinario biglietto da visita per comunicare se stessi.
(Orazio Ragusa Sturniolo)