«Perché studio qui al Polo Federlegno di Lentate? Perché voglio tornare in Senegal e aprire un’azienda mia come ce ne sono qui in Lombardia». Diamu abita a Cormano, alle porte di Milano. Ogni giorno prende il treno delle Ferrovie Nord per Lentate sul Seveso, quando scende è già in aula, in laboratorio: il Polo formativo per operatori del legno, attivo dall’autunno 2013, è ospitato in un padiglione ristrutturato delle FNM. Diamu frequenta il primo anno e parla della sua “avventura” davanti a mezza giunta regionale della Lombardia: il presidente Roberto Maroni, gli assessori Valentina Aprea, Mario Melazzini, Mauro Parolini e Fabrizio Sala. 



Non è l’unico allievo del primo anno (tutti quelli del secondo sono già fuori in stage in azienda): Simone ha il padre imprenditore nel settore, voleva prepararsi a dovere a essere “seconda generazione”. Thomas, 15 anni, racconta senza problemi. «Ho fatto il primo anno di geometra, non ha funzionato. Qui invece sì: ho preso in mano lo scalpello e pensavo che non ce l’avrei mai fatta. Invece poi ci sono riuscito a lavorare il legno».



Giovanni Anzani, vicepresidente di FederlegnoArredo – in rappresentanza del presidente Roberto Snaidero, assieme al direttore generale Giovanni De Ponti – spiega: «Il legno-arredo è uno dei settori portanti dell’Azienda-Italia, è industria, è fatto di molte imprese medie e grandi, internazionalizzate. Ma se perdiamo l’anima e la radice artigiana, se dimentichiamo che alla base della nostra eccellenza globale c’è una mano che lavora il legno con tecnica e arte, non faremo molta strada. Il nostro polo formativo di Lentate è nato per questo: per offrire attrazione e riferimento per giovani operatori che abbiano il gusto di lavorare il legno, di costruirci attorno imprese, di mantenere il settore competitivo nel mondo».



La Fondazione ITS per lo sviluppo del sistema casa nel made in Italy “Rosario Messina”,  in ogni caso, ha fretta e la strategia marcia su tre guidelines: la formazione professionale dopo la terza media, l’istruzione tecnica superiore (molto orientata al marketing internazionale) e la formazione continua e permanente, sempre più un “educational think tank” di distretto. I progetti non mancano, anzi sul tavolo c’è “il progetto”: l’ampliamento dimensionale e qualitativo del wood college di Lentate. È tutto pronto, anche il finanziamento della Regione – ha assicurato Maroni – per un terzo dei 3,5 milioni previsti. Anche la Fondazione Cariplo sta accelerando il via libera a un intervento strategico. 

L’avventura continua. la Lombardia ci crede. E anche il Senegal aspetta il giovane imprenditore Diamu.