È stato assegnato per la prima volta a uno scienziato italiano l’Ebia Award 2015: il premio indetto dall’Ebia, l’associazione europea dei produttori di materassi. La 16esima assemblea annuale, in corso a Roma da ieri, ha premiato il professor Luigi Ferini-Strambi, direttore del Centro di Medicina del Sonno all’Ospedale San Raffaele di Milano e docente di Psicologia generale all’Università Vita e Salute. Il riconoscimento gli è stato assegnato dal presidente Ebia, Frank Verschuere, dopo che la giuria ha scelto Ferini-Strambi nel ballottaggio finale con lo studioso olandese Johan Verbraecken.



Laureato alla Statale di Milano, Ferini Strambi ha dedicato l’intera sua carriera di medico e ricercatore ai disturbi del sonno e si è specializzato a Houston e poi a Stanford. È membro del comitato esecutivo e responsabile per Europa della World Association of Sleep Medicine. E’ fra l’altro past president della Società Italiana di Medicina del Sonno e direttore del Bollettino.



“Al sonno dedichiamo ancora molta meno attenzione di quella che, ad esempio, riserviamo al cibo”, dice a ilsussidiario.net Ferini Strambi, dopo aver tenuto una sessione molto seguita nella prima giornata dei lavori assembleari. “Siamo tutti convinti che il sonno sia, per molti versi, una risorsa gratuita: basta pensare a quanto noi siamo disposti a spendere per una cena in un ottimo ristorante rispetto ai budget che – d’acchito – riteniamo corretto per un letto, un materasso, un cuscino o altri componenti utili al sonno. E mentre una corretta cultura alimentare è entrata nel bagaglio di conoscenze diffuse, non è ancora sufficientemente condivisa un’igiene del sonno che invece è fondamentale per prevenire i disturbi e contribuire alla salute e al benessere complessivo della persona. Anche l’attenzione dell’Unione europea, soprattutto sul terreno delle normative a tutela della salute del cittadino, è diversa per il cibo e per il sonno, anche se stiamo recuperando”. Tutti abbiamo il nostro modo di dormire e soprattutto la nostra personale via “al buon sonno”,  che – sottolinea Ferini Strambi – “va guadagnato”.   

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