E’ davvero tutto pronto per l’inizio de L’Artigiano in Fiera 2015, in programma dal 5 al 13 dicembre a Fiera Milano (Rho-Pero), che da quest’anno sarà seguita anche con un Telegiornale dedicato. La manifestazione celebra quest’anno la sua ventesima edizione con tantissime novità: i visitatori potranno muoversi su una superficie complessiva di 310.000 metri quadrati dove sono previsti 3.250 stand espositivi e 150.000 prodotti provenienti da 115 Paesi (clicca qui per il programma degli eventi). Nove sono invece i padiglioni che garantiranno una sempre maggiore rappresentazione dell’artigianato mondiale: dall’Italia (pad.1-3, 2-4 e 6) all’Europa (pad. 5-7), dall’Africa al Medio Oriente (pad. 5), dall’Asia (pad. 10-14) alle Americhe (pad. 14). L’Artigiano in Fiera sarà suddiviso in tre grandi aree tematiche: “AF – Abitare la Casa”, uno spazio esclusivo dedicato all’arredamento, situato nel padiglione n. 4, dove gli artigiani del settore allestiranno delle vere e proprie soluzioni su misura in stile moderno, country e minimal, sia per interni che per esterni. “AF – Moda & Design”, dove andranno in scena sfilate di moda, start up innovative e tanto altro per un progetto dedicato al fashion, alla sartoria artigianale e ai giovani talenti. Infine “AF – Passione creativa”, dedicata agli operatori dell’hobbistica e delle arti manuali dove i professionisti e gli esperti del settore daranno sfogo, nel padiglione n. 6, alla propria creatività. “L’Artigiano in Fiera sta sempre più assumendo le caratteristiche di un villaggio globale dei mestieri, delle arti e delle culture dell’umanità – ha dichiarato il presidente di Ge.Fi. Gestione Fiere Spa, Antonio Intiglietta – La manifestazione ha offerto alla gente la possibilità entrare in contatto diretto con centinaia di Paesi attraverso i volti, le storie e le esperienze di uomini e donne. I protagonisti di quest’opera restano, dunque, gli artigiani che, nel tentativo di creare qualcosa di unico e di originale per sé e per gli altri, generano nella gente un’esperienza di stupore. Non è casuale che l’espressione più ricorrente tra i visitatori, in questi vent’anni, sia stata che bello!”.