Non è un gioco di parole: il MADE Expo era nelle premesse e si è rivelato alla prova dei fatti un ottimo test finale per l’Expo “vero”: quello che aprirà a battenti fra 38 giorni poco lontano da dove Milano Architettura Design Edilizia ha totalizzato 208.302 visitatori fra giovedì e sabato scorso. Sui 65mila metri quadri espositivi nell’area di Pero-Rho sono “sfilate” 1.450 aziende (279 non italiane) che hanno attirato oltre 36mila addetti ai lavori dall’estero, nonostante le ovvie “défaillance” da Russia e Ucraina. Grazie alla partnership con l’Ice, l’International Business Lounge allestita al MADE Expo ha consentito oltre 1.100 incontri “business-to-business”.



«I numeri in crescita sono importanti e confortanti anche perché realizzarli non è mai scontato, soprattutto in questa fase della congiuntura italiana ed europea», commenta soddisfatto Giovanni De Ponti, direttore generale di FederlegnoArredo e amministratore delegato di MADE Eventi. Che però subito puntualizza: «Nel MADE Expo noi abbiamo investito soprattutto qualità e abbiamo registrato un ritorno di qualità all’altezza delle nostre previsioni e attese».



Qualità anche nel clima di fiducia delle imprese?

Certamente: attorno agli stand e nelle salette nella business lounge si è respirato qualcosa che forse non si può ancora chiamare ottimismo, ma che ci assomiglia molto. Anche questo è uno degli “output” intangibili del MADE, ma di gran valore: espositori e visitatori sono tutti tornati a casa da Milano convinti che il 2015 ha buone chance di diventare l’anno della svolta. Per l’industria italiana del legno-arredo, dentro l’Azienda-Italia, dentro l’eurozona.

Qual è l’idea-forza con cui riproponete ogni due anni il MADE Expo?



Il MadeExpo ha confermato anche quest’anno, dopo vent’anni, di essere un contenitore-generatore di relazioni di business di alta qualità: e la cadenza biennale vuole rimarcare questo tratto distintivo. Continua a essere rilevante il volume d’affari prodotto direttamente in fiera: ho saputo di un singolo ordine di una tonnellata di finestre diretto nell’area saudita, ma potrei citare decine di altri casi. Che riguardano anche l’interesse della “core Europe”: la concorrenza resta agguerrita tra le manifestazioni fieristiche del settore, ma al MADE di Milano gli operatori dell’Europa continentale sanno che non possono prescindere.

Quest’anno il Made ha richiamato anche attraverso l’offerta formativa.

Sì, ed è stato una delle chiavi del successo di BuildSmart letteralmente prese d’assalto da 9.000 professionisti interessati a conoscere le ultime novità nel campo dell’innovazione e della sostenibilità.

Fra cinque settimane apre l’Expo universale…

Per noi è stato un non piccolo motivo d’orgoglio – ma soprattutto un successo – puntare sulla mostra Building the Expo: l’evento dedicato ai Padiglioni di Expo 2015. È stato il più visitato della manifestazione e ha confermato le aspettative della vigilia grazie all’altissimo livello delle presentazioni da parte di 13 studi di architettura di fama mondiale e ai contatti che si sono potuti concretizzare tra questi ultimi e le imprese.

 

Per la prima volta, nell’ultima giornata, il MADE ha aperto al pubblico: perché?

Era una scelta matura, è stata preparata e ci ha dato ragione. Migliaia di visitatori non professionali – più di quelli da noi attesi – hanno avuto l’opportunità di visitare un gigantesco showroom, dove scoprire le ultime novità per ristrutturare e ammodernare la propria abitazione con prodotti di qualità, e di poter approfondire gli strumenti normativi per sfruttare al meglio le agevolazioni fiscali legate alle ristrutturazioni e al risparmio energetico grazie a incontri con esperti aperti a tutti. 

 

Appuntamento al 2017 quindi.

Cominceremo a lavorarci da subito. Ma già quest’autunno il MADE sarà di nuovo a Mosca, come sezione del Salone del Mobile Worldwide.