La Cappella Sistina è il capolavoro del miglior designer italiano di tutti i tempi. “Guardi, per me entrare alla Sistina è stato un momento intimistico, di raccoglimento: un’emozione senza necessità di aggettivi o commenti . Certo, ho pensato anch’io che l’Italia custodisce da secoli una sensibilità particolare e la mano per renderla compiuta, la creatività e la tecnica di cui tutti poi possono fruire. Noi imprenditori del legno-arredo nel ventunesimo secolo non saremo Michelangelo, ma il gusto e l’orgoglio dell’opera ben fatta ce l’abbiamo ancora tutta “. Marco Predari, da pochi mesi presidente di Assufficio, ha fatto parte della task force di FederlegnoArredo che per due giorni ha fatto squillare tutti i campanelli della politica industriale, a Roma: da Palazzo Chigi al ministero dello Sviluppo economico, fino ai massini indirizzi istituzionali (il Quirinale e Palazzo Madama). Sabato mattina la visita ai musei vaticani: non solo relax turistico, tutt’altro.



“Negli affreschi della Scuola di Atene – ricorda Predari – Raffaello ritrae anche Michelangelo: era un concorrente, suo rivale nell’élite del Made in Italy artistico di allora. Però Raffaello e Michelangelo lavoravano nella stessa città, all’interno degli stessi palazzi: si rispettavano, erano consapevoli che stavano cooperando a qualcosa che convergeva verso un obiettivo unico. Ecco, noi di FederlegnoArredo, noi industriali italiani cerchiamo di maturare lo stesso impegno. E il Salone del mobile è un po’ la nostra Scuola di Atene”. Sono 12 le associazioni di produttori che si ritrovano nella federazione oggi presieduta da Roberto Snaidero: a Roma con lui c’erano tutti i leader della FLA.



“Non abbiamo lasciato biglietti da visita o liste della spesa – dice Predari abbiamo voluto condividere due giorni di lavoro con chi per lavoro decide leggi e provvedimenti di governo”. Il presidente Snaidero si è detto soddisfatto del test: “Soprattutto al Mise – conferma il leader di Assufficio – abbiamo trovato visioni chiare sul monento dell’Azienda-Italia e sull’effetto-leva che può offrire il legno-arredo in funzione della ripresa”. Il bonus mobili – ha garantito il ministro Guidi – sarà riconsiderato dal governo per gli anni futuri. “Ha dato buoni risultati negli ultimi due anni, fortemente recessivi sul mercato interno : abbiamo proposto al governo di valutarne l’articolazione mirata anche per le start-up aziendali. Giovani imprenditori o neo-imprenditori che avviano le loro attività devono investirci possono essere agevolati alla stregua di una giovane coppia che deve arredare casa”.



Ma c’è dell’altro: “La salute sul lavoro sta diventando una priorità nella vita delle aziende: abbiamo messo sul tavolo un’ipotesi di miglioramento della qualità ergonomica del lavoro negli uffici con un possibile alleggerimento degli oneri Inail. Ed è qualcosa che può coinvolgere molti comparti del legno-arredo. Sempre gioco di squadra: vedremo. Ma siamo fiduciosi per definizione”.