«Bisogna puntare forte sulla scuola, è un bene di tutti per impatto sociale, risparmi su soldi e tempistiche e soprattutto è il luogo dove crescono i nostri figli, va curato il futuro del nostro paese già da qui se vogliamo davvero riprenderci», lo ha affermato in esclusiva al Sussidiario Paolo Bentivoglio, Consiglio Direttivo di Assolegno, a margine della presentazione della mostra itinerante con a tema l’edilizia scolastica “La mia scuola è”. Presentata alla Triennale di Milano, l’installazione in legno che ha ricevuto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, rimarrà nella splendida cornice del Giardino della Triennale fino al 14 giugno dopo il grande successo di pubblico avuto nelle precedenti tappe al Made Expo, e poi a Modena, Torino, Padova e Spoleto. La mostra è promossa dalla sinergia di Cittadinanzattiva, FederlegnoArredo Eventi e dello stesso Made Expo, nell’ottica di sensibilizzare l’opinione pubblica e le varie amministrazioni locali e nazionali rispetto alle condizioni dell’edilizia scolastica, mostrando le migliori esperienze fin qui realizzate in giro per l’Italia ma anche sottolineando il permanere di situazioni di particolare gravità.
«L’idea di questo progetto è nata per dare rilievo all’edilizia scolastica in un periodo in cui il tema della scuola è diffuso sui media e in politica: l’appoggio e la sponsorizzazione fin dall’inizio del premier Renzi in questo senso è un ottimo viatico per questo progetto che davvero va a puntare i riflettori sulle tematiche concrete della scuola, come l’edificio o gli arredi interni. L’appoggio del governo avviene anche perché aziende come quelle associate ad Assolegno e che operano nel settore sono provviste di numerose certificazioni di qualità: questa eccellenza è vista di buon occhio da Renzi nell’ottica di ripartire nell’impresa con qualità certificata», ha continuato il rappresentante di Assolegno a pochi passi dalla mostra. L’installazione è costituita da due mini aule scolastiche collegate da una passerella interattiva in cui i visitatori potranno vedere da un lato la classe “OK” – un’aula moderna come già ce ne sono in giro per il Paese, dalla struttura in legno all’avanguardia ecosostenibile e antisismica di Federlegno e con arredi moderni forniti da Vastarredo – e di fianco la classe “KO” che invece riflette il modello negativo della maggior parte degli edifici scolastici italiani rimasti alle strutture degli anni ’60-’70. Bentivoglio aiuta ad entrare nello specifico quando afferma che «noi come Assolegno abbiamo raccolto la sfida puntando sui nostri punti di forza: edifici standard, ecosostenibili e a risparmio energetico oltre ad essere antisismici. Inoltre le tempistiche nostre nel legno sono utilissime dal momento che si lavora praticamente tutto in fase di pre-assemblaggio, riducendo costi e tempi di cantiere».
Presente come rappresentanza attiva delle istituzioni alla presentazione è intervenuta Maria Carmela Rozza, assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Milano, sottolineando la convenienza anche economica di edifici in legno. «Settimana prossima parte finalmente il bando di gara per la prima scuola in legno di Milano (in via Viscontini) e grazie anche al cofinanziamento del decreto Renzi sull’edilizia scolastica entro il 2017 avremo altre 5 scuole da aprire di cui 3 in legno». Tenendo conto che a Milano non si vedeva una scuola nuova aperta da almeno 40 anni, il risultato è molto positivo. Anche per Bentivoglio, l’apporto delle istituzioni finalmente attive e dinamiche è un elemento da tener presente: «L’impulso degli investimenti pubblici per far ripartire il sistema economico italiano è decisivo, il governo in questo senso sta facendo a mio parere un buon lavoro. Finalmente è stato spezzato quell’odioso circolo vizioso opere pubbliche-grandi economie-scarsa qualità dei lavori: con questo progetto di buona scuola abbiamo fatto un ottimo primo passo anche se molto ancora va fatto. Io sono dell’idea, come dimostrato dallo splendido lavoro svolto anche da noi come settore-legno ad Expo 2015, che chi più spende meno spende. L’investimento iniziale se è buono e intelligente va a ridurre al minimo la manutenzione e i ripristini nel corso degli anni. Sono quindi molto fiducioso di questi passi del governo perché appunto si sta cercando di invertire rotta e mentalità».
La scommessa che l’intero gruppo FederlegnoArredo ha intrapreso nel mondo della scuola è ingente e sta già portando frutti importanti, ma porta dentro un segreto che va oltre i pur giustissimi interessi economici e sociali di un settore come l’edilizia scolastica in legno, illustrato perfettamente ancora da Bentivoglio. «Abbiamo a cuore il mondo dei bambini e non per motivi demagogici: io per esempio, ho due figli di 8 e 6 anni che frequentano una scuola di Adro in provincia di Brescia che abbiamo costruito noi, inutile dire che la passione e l’attenzione è tutta un altra cosa quando costruisci pensando che prima o poi di quei frutti ne usufruiranno anche i tuoi figli. Ritengo che la passione per il futuro dei nostri giovani è il pungolo più forte per poter davvero ripartire in questo Paese».