Arriva in roadshow a Milano un Abruzzo che molti ormai conoscono, ma non tutti: e conoscono in Italia spesso meno che in altri paesi Ue o negli Usa. E’ l’Abruzzo industrializzato più della media nazionale, nel cuore di un’Azienda-Paese che sta faticosamente riaccendendo la sua anima manifatturiera con gli ingredienti della ricerca tecnologica e della creatività imprenditoriale. E nel cuore dell’Abruzzo industriale c’è oggi senz’alcun dubbio il settore automotive: con un fatturato regionale di 7 miliardi di euro, metà dell’export “made in Abruzzo”. Un settore – il “meccatronica –automotive”  – che rappresenta circa il 15% del Pil industriale e occupa almeno 30.000 addetti, di cui 25.000 in provincia di Chieti.



Questo settore-regione ha una casa, una cabina di regia, un brand ormai riconosciuto a livello globale nella ricerca, nella produzione, nella diffusione di conoscenze. E’ il Polo di Innovazione Automotive d’Abruzzo: uno dei più attivi in Italia, è una rete di aziende globalizzate e organizzazioni pubbliche – grande industria, piccole e medie imprese, università e centri di ricerca – che operano nel comparto dell’automotive e della meccatronica: industria dell’auto, subfornitura, componentistica, engineering.



E’ questo “parco industriale” che – sullo sfondo dell’Expo dedicato alla modernità sostenibilità – vuole presentare a Milano la sua identità e la sua missione. “Sviluppare ricerca, saperi e iniziative industriali in Abruzzo”: è il titolo perentorio dell’evento organizzato per giovedì 2 luglio – dalle 14 – a Casa Abruzzo (in Via Fiorichiari, angolo Formentini 9; un secondo momento d’incontro è in programma per il 16 luglio).

Il Polo conta circa 70 aderenti e la sua mission è lo sviluppo della mobilità sostenibile. Il “parco”, oggi presieduto da Giuseppe Ranalli, patron di Tecnomatic e padrone di casa all’evento, mira a promuovere le migliori condizioni per la concezione, la progettazione e la produzione di veicoli commerciali e professionali, leggeri e per trasporto di persone e cose. E’ un luogo economico che ha come obiettivo la competitività della filiera e come strumento la generazione condivisa di eccellenza. Ma è evidente che la presenza di un distretto che partecipa ormai a un network globale si trasforma in un caso da manuale di sussidiarietà economica: riversando valore a più dimensioni sul sistema-regione e sul sistema-Paese. Esemplare la nascita dell’ITS Sistema Meccanica di Lanciano: un centro di formazione meccatronica (e non solo) che ha aperto le preiscrizioni per il suo quinto “modulo” (i primi due, già conclusi, hanno dato occupazione rispettivamente al 50% e al 63% dei frequentanti presso il sistema industriale che orbita attorno al Polo).



Il programma dei lavori – dopo l’introduzione di Ranalli – prevede due relazioni di base: di Enrico Pisino (Head of Vehicle Research & Innovation, Fca Group) su “Lo sviluppo del veicolo commerciale leggero nell’ottica della specializzazione territoriale e dell’ultimo miglio”; e di Giovanni Lolli (vicepresidente della Regione Abruzzo con delega alle attività produttive) su “L’automotive in Abruzzo: opportunità e finanziamenti per le imprese”. Tre gli interventi programmati prima del dibattito: Giampiero Mastinu (Cluster Mobilità Lombardo); Elisa Boscherini (Dattilo, Campania); Gilberto Candeloro, consigliere Iam.

Leggi anche

ITS LANCIANO/ Candeloro: “Meccatronica, boom di laureati dopo il diploma”ABRUZZO VALLEY / Ranalli: "Polo Automotive in fase 2.0 rilancia sulla ricerca meccatronica"ITS LANCIANO / Aspirante meccatronico: "Sapere è saper fare e apprendere è un bel lavoro"