NEW YORK — “Il 2015 si è chiuso in modo soddisfacente. Quest’anno contiamo di migliorare ancora, nonostante l’escalation di tensioni economiche e geopolitiche”. Roberto Snaidero, presidente di FederlegnoArredo, ha appena finito di parlare al quarto piano del Metropolitan Pavillion. L’incontro su “Cuore ed educazione: le fondamenta di un’economia sana” ha scaldato il cartellone del sabato mattina al New York Encounter 2016. L’architetto James Biber, progettista del padiglione Usa all’Expo di Milano, ha appena raccontato per immagini la sua vita-serendipity: nella quale ha sempre trovato quello che non sapeva di cercare. Dopo di lui Dario Snaidero: il fratello minore di Roberto, il pioniere dell’espansione oltre Atlantico del gruppo friulano. Anche lui — che arreda in California o in Florida interi big building — non si trova fuori posto in un Encounter intitolato “Andando in alto mare (non) avendo timore”. Ma l’Azienda-Italia, la sua industria, il suo futuro? “Stiamo attendendo le ultime cifre, ma non abbiamo dubbi che per il legno-arredo il 2015 sia stato un anno di crescita, di ripresa”, dice Snaidero a ilsussidiario.net. “È tornato a muoversi il mercato interno, mentre l’export ha mantenuto un buon ritmo”.
La domanda domestica ha ripreso vigore grazie al bonus mobili?
Indubbiamente la misura di sostegno rinnovata dal governo ha fatto la sua parte. Però al governo Renzi dobbiamo l’evoluzione in senso strutturale del bonus: gli incentivi per le giovani coppie fino a 35 anni sono sganciati dalla ristrutturazione della casa. E abbiamo già sottolineato che l’intervento non è di stretta politica industriale, ma con una forte valenza sociale.
A New York avete appena presentato il Salone del Mobile 2016.
Si e abbiamo trovato molta attenzione: qualche volta siamo sorpresi anche noi di quali risorse abbia il Made in Italy. In aprile il Salone sarà focalizzato su bagni e cucine: una buona premessa per battere ancora i record, le 315mila presenze da 165 paesi. Ma chi viene a Milano a caccia di idee, troverà anche la nuova Triennale: il design italiano vuole andare lontano perché viene da lontano.
Nell’autunno 2016 il Salone sbarcherà in Cina…
Prima ripeteremo l’esposizione World a Mosca e poi inaugureremo il Salone a Shanghai, dove nei prossimi giorni effettueremo un nuovo sopralluogo presentando l’edizione. Sappiamo che non possiamo sbagliare: per il Salone, per le imprese associate Fla, per il sistema-Italia.
Cina e Russia: due macro-aree al centro di una nuova fase di accentuata instabilità globale.
È’ vero e non posso nascondere per questo qualche cautela in più nel predire un 2016 di crescita sicura e decisa per il nostro settore. Le sanzioni contro la Russia, l’aggiustamento interno dell’economia cinese, le crescenti tensioni in Medio Oriente: stiamo parlando di mercati-chiave per il Made in Italy, non solo quello del legno-arredo. Ma non c’è’ alternativa all’impegno imprenditoriale personale sul fronte del valore del lavoro immesso nel prodotto.