Fondazione Cariplo ha festeggiato oggi i 25 anni di età. Dal 1991, data della sua nascita, ha realizzato oltre 30mila progetti donando più di 2,8 miliardi di euro, in quattro ambiti di attività: servizi alla persona (955 mln di euro per 14.094 progetti), arte e cultura (948,4 mln di euro per 11.212 progetti), ricerca scientifica (421 mln di euro per 764 progetti), ambiente (145 mln di euro per 1.835 progetti). Per i suoi 25 anni Fondazione Cariplo ha lanciato un ampio piano di contrasto alla povertà minorile nell’area metropolitana di Milano, già dotato di 12 milioni di euro, che si aggiunge al vasto programma di impegno in questo campo che la vede protagonista nel finanziamento del Fondo per il Contrasto della Povertà Educativa Minorile, realizzato con 120 milioni di euro all’anno, per tre anni, dalle Fondazioni di origine bancaria associate ad Acri, in collaborazione con il Governo e il mondo del Terzo settore e del Volontariato.



“È un importante progetto – ha affermato Giuseppe Guzzetti, presidente di Fondazione Cariplo – con il quale la nostra Fondazione intende proporsi ancora una volta alla sua comunità nel suo ruolo di vero e proprio innovatore e attivatore sociale. Milano è una città che vive una profonda contraddizione: da una parte energica e viva, motore e cuore pulsante della Lombardia e per certi versi dell’Italia intera, dall’altra una metropoli dove sopravvivono, come segnala la Caritas, tredicimila bambini che non hanno cibo a sufficienza per sfamarsi. Fondazione Cariplo intende spezzare questa catena che tiene imprigionati bambini e famiglie, tramite un piano che ha dotato di 12 milioni di euro da finalizzare nei prossimi tre anni e che dovrebbero mobilitare almeno altrettante risorse da aziende e cittadini. Sono certo – ha detto Guzzetti – che molti risponderanno alla nostra chiamata”.



Il progetto è stato presentato nel corso dell’incontro dal titolo “Un impegno al servizio del Paese reale”, organizzato a Milano il 16 dicembre per celebrare i 25 anni di Fondazione Cariplo. All’incontro, insieme a Guzzetti, sono intervenuti: Romano Prodi, presidente Fondazione per la Collaborazione fra i Popoli, Anna Scavuzzo, vicesindaco di Milano, Angelo Scola, arcivescovo di Milano; Mario Calabresi, direttore la Repubblica; Luciano Fontana, direttore Corriere della Sera; Eraldo Affinati, scrittore e educatore; Catia Bastioli, amministratore delegato Novamont e presidente Terna; Derrick de Kerckhove, sociologo e direttore Media Duemila; Stephane Jaquemet, delegato Unhcr per il Sud Europa; Massimo Lapucci, presidente designato Efc – European Foundation Centre; Stefano Taravella, Unicef Italia; Sergio Urbani, direttore generale Fondazione Cariplo.



Nel corso dell’incontro Guzzetti, ricordando il grande impegno di questi 25 anni, ha dichiarato: Cariplo è una Fondazione fatta di uomini e di donne vere che ogni giorno si confrontano con una molteplicità di partner pubblici e privati, soprattutto le realtà del non profit, insieme ai quali mettere a punto progetti per migliorare la qualità della vita delle persone, in particolare i cittadini che abitano i territori in cui operiamo, specie quelli che appartengono alle categorie oggi più a rischio: anziani in difficoltà, bambini poveri, giovani ricchi di potenzialità ma che non hanno modo di esprimerle, persone che vivono alle periferie delle città e spesso della vita. È a loro che abbiamo voluto dedicare il nostro 25° compleanno. Il nostro è un impegno quotidiano, che va a favore dei territori e del Paese reale, per favorire la coesione sociale e, dunque, porre basi solide per il suo futuro>. Fondazione Cariplo, conosciuta anche come Fondazione Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde, è l’organizzazione privata, non profit, con finalità filantropiche, derivante dalla storica Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde, istituita a Milano il 12 giugno 1823. Oggi Fondazione Cariplo rappresenta una delle realtà più importanti sul fronte della filantropia, impegnata a stimolare e sostenere i progetti di enti non profit che operano nei quattro settori istituzionali prescelti: servizi alla persona, arte e cultura, ricerca scientifica, ambiente. Lo fa attraverso una strategia caratterizzata da piani d’azione pluriennali, che illustrano le linee programmatiche in cui si inseriscono i progetti finanziati, e da procedure trasparenti di bandi e peer review.