Una delle tematiche di politica industriale di maggiore interesse contenute nella legge di bilancio da poco approvata, si collega ai cosiddetti super e iper-ammortamenti a beneficio di chi acquista macchinari e investe in innovazione digitale.

Nel concetto del Governo i due provvedimenti appaiono chiari e distinti. Spicca un elemento essenziale: la legge premia le aziende virtuose, quelle che fanno utili. Da ciò discendono due opportunità.



Il “super-ammortamento” (maggiorazione del 40% sull’ammortamento annuo) è indirizzato al rinnovo del “parco macchine” di aziende che, con l’introduzione di beni strumentali più moderni e con maggiore tecnologia, potranno divenire ancor più competitive.

L’”iper-ammortamento” (maggiorazione del 150% sull’ammortamento annuo) è invece indirizzato alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello delineato dalla strategia “Industria 4.0”. Ciò conferma che anche nella visione dell’Esecutivo, “Industria 4.0” non si configura primariamente come una “rivoluzione industriale”,  ma come un sostanziale cambiamento del “modo” di produrre e dell’organizzazione di impresa.  Da qui due problematiche applicative sull’orizzonte dell’iper-ammortamento.



La prima riguarda i costruttori di beni strumentali ed è principalmente tecnologica: le macchine, i sistemi e/o gli impianti venduti debbono essere atti a far sì che il cliente possa inserirli nell’azienda rispettando quanto indicato dalla normativa. In sostanza quanto reso disponibile al cliente deve consentirgli di creare connessioni con il proprio sistema aziendale di gestione della produzione o con i fornitori.

Visto dall’utilizzatore l’iper-ammortamento non è una decisione senza impegni. Esso, infatti, è prodromico ad una attività che potremmo definire di cultura aziendale che obbliga a porsi un quesito: dove voglio collocare la mia azienda nella scacchiera della concorrenza mondiale? Questa riflessione è fondamentale perché obbliga a confrontarsi con la propria realtà attuale proiettandosi nel lungo termine per comprendere come agire per non trovarsi in ritardo con le evoluzioni dei tempi e, altresì, quali tecnologie sono essenziali per la propria azienda.



Da ciò discende l’obbligo di utilizzare un vantaggio fiscale, abbastanza consistente, per dare alla propria attività possibilità di risposta alle trasformazioni in atto e al loro impatto, potenzialmente elevato, sui processi di innovazione tecnologica. Se ci si pone nell’ottica, e si hanno le concrete disponibilità, di seguire le evoluzioni imposte dal modello indicato come Industria 4.0 allora sarà possibile e corretto ricorrere all’iper-ammortamento.

Viceversa chi ritiene che il proprio interesse è esclusivamente legato ad un miglioramento e/o ammodernamento dei propri impianti o sistemi di produzione, è meglio utilizzi il super ammortamento, magari collegandolo con la Nuova Sabatini: un canale di finanziamento comunque di supporto e un elemento di pratica industriale che, nel breve, può portare notevole vantaggio alla competitività aziendale. Vale la pena ricordare che la fruizione del beneficio fiscale opera in via extracontabile per cui non incide sul bilancio civilistico.