“Il 2017-2018 sarà un biennio decisivo per l’Azienda-Italia: il nostro settore guarda con soddisfazione ai risultati conseguiti e con fiducia alle sfide in arrivo e resta impegnato al massimo per contribuire  alla ripresa”. Massimo Caboniero, presidente di Ucimu-Sistemi per produrre, ha commentato così, nella conferenza stampa di fine anno, il momento dell’industria italiana costruttrice di macchine utensili, robot e automazione: che archivia il 2016 registrando segno più per buona parte degli indicatori economici (attorno alla cifra assoluta di 8 miliardi di contributo aggregato di settore al Pil) e si prepara ad un 2017 di ulteriore crescita.



I dati di preconsuntivo elaborati dal Centro Studi & Cultura di Impresa di UCIMU, nel 2016, la produzione è cresciuta a 5.480 milioni di euro, segnando un incremento del 5% rispetto all’anno precedente. Decisamente positivo l’andamento delle consegne dei costruttori italiani sul mercato interno cresciute a 2.205 milioni di euro, il 20,5% in più rispetto all’anno precedente. Arretra, invece, l’export che segna un -3,3%, fermandosi a 3.275 milioni di euro, complice la debolezza di alcuni dei principali mercati di sbocco dell’offerta italiana. Buono l’andamento del consumo che, in virtù di un incremento del 10,1%, si attesta a 3.685 milioni di euro. Si tratta del terzo anno consecutivo di crescita a doppia cifra, a conferma della ripresa del mercato italiano che è tornato finalmente ad investire in tecnologie di produzione.



Anche il 2017 sarà positivo per l’industria italiana di settore che, secondo le previsioni, vedrà un incremento per tutti i principali indicatori economici. La produzione salirà a 5.700 milioni di euro (+4%), avvicinandosi così al valore record di 6 miliardi di euro registrato nel 2008. Le esportazioni, attese in crescita dell’1,7%, si attesteranno a 3.330 milioni di euro. Proseguirà anche il trend positivo del consumo che salirà, del 6,9 %, a 3.940 milioni di euro, trainando sia le consegne dei costruttori che raggiungeranno quota 2.370 milioni di euro (+7,5%) sia le importazioni attese a 1.570 milioni (+6,1%).



“Il 2016 ha registrato anche il varo del Piano Industria 4.0, inserito nella Legge di Bilancio 2017 già approvata – ha osservato Carboniero. “Il Governo ha dotato il Paese di un programma di politica industriale, articolato e completo. Conferma del Superammortamento al 140%, introduzione dell’Iperammortamento al 250% , rifinanziamento della Nuova Legge Sabatini, incremento dal 25% al 50% delle detrazioni fiscali per l’attività di ricerca e sviluppo sono i pilastri su cui si fonda il programma”. “Con questo piano le imprese italiane possono contare su una serie di misure volte a favorire il miglioramento della loro competitività, misure che potranno dare spinta ulteriore ai consumi di macchinari e tecnologie innovative per la digitalizzazione delle fabbriche”.