“Caro nuovo legno” invece di “caro vecchio mattone”? Non è impossibile da immaginare, sta già avvenendo e anche in Italia. Il settore sta vivendo infatti una nuova rivoluzione. Negli ultimi anni, proprio mentre il comparto edile veniva pesantemente messo alla prova, le costruzioni in legno (non solo residenziali)  in Italia sono aumentate del 7,7%, passando dall’ottavo al quarto posto nella classifica europea. Ne abbiamo parlato con Roberto Del Bianco, AD di Centrolegno srl, azienda di Fano, provincia di Pesaro-Urbino, leader nel settore che ha da poco ultimato a Pesaro l’hotel in legno più alto d’Europa ed una palazzina ad uso residenziale di tre piani a Roma.



A cosa di deve la scoperta delle costruzioni in legno?

A tre fattori principalmente. Il primo è che, trattandosi di case prefabbricate, offrono una garanzia maggiore dei costi ai committenti finali: in fase di realizzazione non si va più incontro a costi non certi, indefiniti. Inoltre, i tempi di costruzione sono molto più brevi rispetto agli edifici tradizionali. Ma il fattore principale è il risparmio energetico sia in fase di costruzione che nel mantenimento.



Può spiegare meglio in cosa consista il risparmio rispetto a un edificio tradizionale in mattoni?

Negli edifici in legno il costo della materia prima, che è ovviamente più elevato, viene compensato dai tempi di realizzazione più brevi e più certi. Alla fine, i costi di una costruzione tradizionale e di una in legno si equivalgono, ma una volta terminata, quella in legno permette nel tempo un risparmio dei costi energetici del 40%.

Di che tempistica di costruzione si parla?

Ad esempio, nel Nautilus, l’hotel di sette piani da poco inaugurato a Pesaro, abbiamo terminato la struttura portante in soli due mesi e mezzo, mentre tutto l’edificio in sei mesi. Un cantiere tradizionale ci avrebbe messo un anno e mezzo, due. Parliamo di una riduzione della durata del cantiere, e quindi dei suoi costi fissi, circa del 50%. Ci sono comunque altri vantaggi.



Quali?

Ad esempio si tratta di costruzioni ecologiche, visto che la materia prima è riciclabile. Poi sono  antisismiche. Il comportamento del legno in caso di sisma è ben documentato da un’ampia letteratura. Per dare un’idea, è stato calcolato che all’apice dei sette piani del Nautilus una scossa di magnitudo 8 produrrebbe un’oscillazione di soli tre centimetri. Nel nostro Paese, come sappiamo, questo è un punto tutt’altro che secondario.

Oltre ai terremoti però ci sono anche gli incendi…

Anche se il legno è combustibile, contrariamente a quanto si pensa, la resistenza di questi edifici in caso di incendio è ottima perché il legno mantiene le caratteristiche meccaniche più a lungo di quanto facciano acciaio e cemento armato, che invece cedono facendo collassare l’edificio all’improvviso. Il tempo di collasso del legno è molto più lungo, quindi dà più tempo per evacuare. Non per niente i progetti pubblici, come quelli per le scuole, vengono fatti con strutture in legno. Sono in legno anche più di una caserma dei Vigili del Fuoco… Più di così…

Insomma, quando pensiamo a un edificio in legno dobbiamo dimenticare la casetta dei “tre porcellini”…

Sì, infatti, nel nostro immaginario c’è ancora questo… Proprio di recente ho dovuto discutere sulla favola dei tre porcellini con la più piccola dei miei figli, Teresa… A parte gli scherzi, gli edifici in legno hanno un alto tasso architettonico. Il bello del legno è che, per la sua versatilità, riesce a risponde alle esigenze di qualunque tipo di architettura, sia di quella moderna che della classica, ed è perfettamente integrabile in qualunque contesto. Da 35 anni nelle Marche, riusciamo a realizzare abitazioni in perfetto stile rurale marchigiano. Ma anche architetture più moderne in contesti urbani come Roma. L’Italia già dal 2009 si è affacciata a questo mercato con la costruzione a Milano di quattro edifici di nove piani; in Nord Europa ho visitato palazzi da 10-12 piani interamente in legno…

Cos’ha di particolare l’hotel Nautilus in questo contesto?

La vera particolarità che la nostra azienda ha affrontato e risolto nel progetto dell’hotel Nautilus non è tanto l’altezza, ma il fatto che i suoi sette piani sono adibiti ad uso alberghiero: per legge i parametri (tra cui quelli ignifughi, acustici, ecc) a cui deve adeguarsi sono molto più severi perché la sua destinazione è ad uso è pubblico. Quindi il livello tecnologico contenuto è di particolare rilievo.

Il vostro è un settore relativamente giovane: non avete il problema di prodotti non omologati?

No, assolutamente. Al di là di quello che si dice, le nuove normative italiane, in vigore dal 2008, sono particolarmente attente ai materiali che vengono utilizzati sui cantieri. Noi utilizziamo l’abete rosso (80%) e il larice che provengono al 100% dall’Austria. Tutti i materiali hanno certificazione CE e FSC (Forest Stewardship Council), una certificazione internazionale che dice che il legname deriva da foreste certificate, in cui il ricircolo della crescita viene garantito. Perché la parte bassa ricresca, la parte alta deve essere tagliata.

(Silvia Becciu)