“Gli imprenditori italiani devono investire di più? Io invito tutti alla prima edizione del Salone del Mobile a Shanghai a metà novembre. E il mese prima ai Saloni Worldwide di Mosca. Ma anche il padiglione FederlegnoArredo qui a Rimini è un investimento, sulla verifica del nostro rapporto con il mercato, cioè sulla nostra competitività”. Roberto Snaidero è soddisfatto al giro di boa della settimana al Meeting: come è più degli anni scorsi ha voluto esserci ogni giorno, facendo base a “Costruire assieme: mumero e storie del legno arredo in Italia”. Più di una mostra: un meeting nel meeting, che FederlegnoArredo Eventi ha voluto ricca di appuntamenti quotidiani.
Di legno, arfredo, mercato, si parlerà anche il 23 agosto in occasione dell’incontro “L’Italia è… Mobile” che, oltre a Snaidero vedrà protagonisti l’ambasciatore d’Italia in Cina, Ettore Francesco Sequi, e il direttore della Scuola di Formazione Permanente della Fondazione Italia-Cina, Francesco Boggio Ferraris. Nel frattempo – come d’abitudine – è tempo di bilanci e previsioni. “I nostri dati di settore per il primo semestre sono in fase di elaborazione, ma posso anticipare che avranno il segno più” dice Snaidero, che conferma: “La ripresa del mercato interno è faticosa ma tiene e sul fronte export ci difendiamo”.
Dopo i primi due mesi del 2016, le esportazioni segnavano un progresso del 4,5% annuo (positivo, anche se inferiore, il trend sull’Italia). A fine 2015 l’intera filiera del legnoarredo ha registrato un +2,7% aggregato (40,5 miliardi di valore alla produzione). la domanda interna (+1%) è tornata positiva dopo sette anni ininterrotti di recessione: il 2016 attende la conferma di un “riscatto”. Snaidero non è pessimista, ma è ovviamente cauto: “Tutte le imprese associate a FederlegnoArredo continuano a lavorare per consolidare un percorso di crescita”. E sottolinea: “La nostra capacità produttiva è impiegata per due terzi e siamo impegnati a mantenere livelli occupazionali che superano le 320mila unità”.
E’ un commento anche a un accenno di dibattito agostano sul presunto disimpegno delle forze imprenditoriali dal fronte degli investimenti. “A chi sollecità un rilancio degli investimenti non posso che dar ragione: in una spirale positiva gli investimenti contribuiscono a formare il Pil il cui sviluppo attiva a sua volta nuovi investimenti. Però non sono d’accordo sulla riduzione della dimensione d’investimento al solo macchinario. Come Federlegno e come singole imprese del legno-arredo in questi anni abbiamo investito moltissimo in relazioni commerciali internazionali: in Iran abbiamo cominciato a mettere radici già tre anni fa, in Cina arriviamo finalmente con il Salone del Mobile, a Mosca teniamo aperti i saloni Worldwide nonostate le sanzioni, stiamo lavorando a fondo negli Usa, abbiamo avviato un’aizone pionieristica nell’Africa subsahariana. Non sono forse investimenti? Non sono basi per aumentare il prodotto italiano nel breve o nel medio periodo?”.
Quest’anno al Meeting non è prevista la visita del premier Matteo Renzi, al quale dodici mesi fa Snaidero poté chiedere vis-à-vis – all’interno del Padiglione FederlegnoArredo – la conferma del bonus mobili e l’avvio dell’esperienza innovativa del bonus giovani coppie. Snaidero è tuttavia tranquillo: “Sappiamo che il governo conosce la risposta concreta data dal mercato allo stimolo di politica industriale e sociale, Confidiamo che il bonus venga confermato nella prossima legge di stabilità”.