Con una conferenza stampa, Pasqualino Monti ha voluto far chiarezza su alcuni temi per i quali è stato recentemente bersaglio di non pochi attacchi. Lo stesso Commissario straordinario dell’Autorità portuale di Civitavecchia ha parlato di “macchina del fango e del veleno” per definire le accuse che gli vengono mosse. A cominciare da quella relativa allo smantellamento della Costa Concordia. C’è infatti chi ha fatto notare che Civitavecchia era il secondo porto più vicino all’Isola del Giglio dopo Piombino. Eppure la nave è finita a Genova. Monti ha spiegato che il già Prefetto di Roma Franco Gabrielli (ora a capo della Polizia) ha già chiarito che la scelta è stata compiuta dalla Costa insieme alla sua compagnia di assicurazione e ha voluto rivendicare come abbia lavorato per aumentare l’occupazione nello scalo attraverso l’accordo stipulato con Fca, che ha permesso l’impiego di oltre mille persone. Una scelta che viene premiata anche dai numeri, visto che nel primo semestre del 2016 c’è stato un notevole incremento (+80%) delle auto nuove esportate rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.



Monti si è poi difeso dalle accuse riguardo l’affitto di un appartamento di sua proprietà alla Privilege Yard, ricordando che i contratti sono stati stipulati prima di diventare Presidente dell’Autorità Portuale di Civitavecchia e spiegando altresì che l’accostare il suo nome a un’inchiesta sulla bancarotta e la distrazione di fondi della società di costruzione di yacht che lavora nel porto romano “appare un’operazione mirata unicamente a  gettare fango e discredito sulla immagine di chi, da Commissario  dell’Autorità Portuale, ha ottenuto risultati, ha lavorato nella  legalità e dato lavoro a tanti”.



A questa “campagna di fango e veleno”, Monti ha quindi voluto rispondere con “i risultati, con il mio lavoro e con i numeri di questo porto che mi danno ragione”.

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