La Germania: a Monaco di Baviera sta nascendo la prima subsidiary europea della Panzeri. Poi l’Iran: Federico Panzeri, leader di terza generazione dell’azienda di Biassono, è stato in missione  a Teheran assieme alla Camera di commercio di Milano, per esplorare un mercato molto promettente per l’illuminazione Made in Italy.



“Nel nostro portafoglio transitano ordini da una cinquantina di paesi – dice Panzeri – e l’export resta un traino importante per il nostro fatturato, che negli ultimi tre anni è cresciuto a doppia cifra. La joint venture in Germania punta ora a un salto di qualità: vogliamo portare direttamente in altri mercati la nostra capacità di progettazione”. “L’aggiunta di valore al prodotto sul piano del servizio e della customizzazione è emersa come un nostro vantaggio competitivo”, dice Panzeri: un bocconiano approdato nell’azienda di famiglia (“assunto assieme ad altri laureati”) dopo due esperienze nel marketing in un colosso del largo consumo e di una compagnia aerea. Un imprenditore-manager dal profilo internazionale per una “storia tutta italiana”, recita il sito della Carlo Panzeri Srl.



Il nonno di Federico ha fondato l’attività nel 1947 in un’officina meccanica che presto inizia a costruire componenti per lampadari. Di lì si è dipanato un percorso di crescita lineare – compiuto dai figli Norberto, Enzo e Simonetta che fin dagli anni 60 si misura con l’innovazione a tutto campo: la tecnologia delle lampade alogene ma anche lo stile, che conduce Panzeri a debuttare fin dal 1992 al Salone del mobile di Milano. “La sfida di re-ingegnerizzare l’illuminazione a led ha focalizzato il nostro impegno negli ultimi quattro anni e crediamo si tratti di una sfida vinta anche grazie alla decisione di affrontarla fra i primi”, dice Panzeri. La creazione di un dipartimento R&D per lo sviluppo del chip illuminotecnico, nel 2011, è stato centro di propulsione lungo tutte le dimensioni: dall’integrazione fra frontiera tecnologica e domanda di estetica, alla progettazione di nuovi prodotti, alla flessibilità produttiva nella risposta al cliente.



“Il nostro attuale prodotto di punta – gli anelli Golden Ring, lanciati nel 2015 – in un caso su tre è stato collocato sul mercato con una soluzione ad hoc”. Trasformare un’idea in prodotto è il mantra della Panzeri. “Che si tratti di collezione design oppure architetturali, che si parli di un prodotto totalmente custom made oppure un adattamento di un prodotto già esistente, l’obiettivo dell’azienda Panzeri è quello di creare una soluzione specifica per ogni esigenza di illuminazione”.

E’ questo particolare orientamento strategico che ha consentito alla Panzeri di crescere sul mercato domestico in anni difficili per il settore: la domanda italiana ha continuato a generare ancora poco meno di metà del giro d’affari, mentre i dati aggregati FederlegnoArredo hanno indicato un maggior contributo dell’export a compensazione della della debolezza interna. Nel 2016 Panzeri prevede di crescere ancora su entrambi i fronti. Russia e Nord America restano due orizzonti privilegiati: a Mosca l’azienda e a conferma di un’attenzione speciale ha aperto una showrooom riservata agli architetti. La Cina non è fuori radar: è probabile una presenza al secondo Salone del Mobile di Shanghai in programma per il 2017.

La concorrenza internazionale è identificata: ha soprattutto passaporto tedesco e austriaco, anche se non mancano agguerriti competitor di lingua italiana. Per sostenere questa fase espansiva a Biassono stanno potenziando in modo mirato un’organizzazione di una quarantina di addetti: con inserimenti di addetti alla produzione ma soprattutto di figure professionali che interpretino una fase caratterizzata in Panzeri dalla ricerca della qualità.

“Abbiamo chiamato due area manager, un export manager e un progettista: un giovane ingegnere che ha voluto scommettere su di noi”. Panzeri, membro del direttivo dei Giovani di FederlegnoArredo, dedica una parte del suo impegno associativo al Polo Formativo di Lentate, che a sua volta sta affrontando una fase di sviluppo accelerato. “La nuova sede – dice Panzeri – segnerà un passaggio strategico decisivo per un progetto-pilota: per far crescere ancora la capacità di FederlegnoArredo di soddifare domende di sistema, sociali sul terreno educativo e dell’occupazione, economico-imprenditoriali nel promuovere la logico della formazione intergrata scuola-lavoro in un’area densa di vitalità made in Italy”.