Si è tenuto questa mattina, presso la Sala Pitagora del Centro Trisaia di Rotondella, il workshop tecnico “La chiusura del ciclo nucleare: le opportunità per la filiera italiana”, organizzato da Sogin insieme a Confindustria Basilicata, Confapi Matera e Pensiamo Basilicata. Si tratta del primo degli appuntamenti con le realtà industriali dei territori dove Sogin opera per terminare lo smantellamento (decommissioning) degli impianti nucleari, fra cui l’Itrec di Rotondella. Un percorso, avviato con il workshop dello scorso 8 marzo in Confindustria a Roma, che mira a favorire la sinergia fra Sogin, organizzazioni imprenditoriali e tessuto industriale. L’obiettivo comune è, infatti, cogliere le opportunità di sviluppo legate alla chiusura del ciclo nucleare, un settore rilevante per il Paese e in graduale espansione all’estero.



All’evento sono intervenuti, fra gli altri, Vito Arcasensa, Presidente Vicario di Confindustria Basilicata, Francesco Somma, Vice Presidente di Confindustria Basilicata, Massimo De Salvo, Presidente di Confapi Matera, Rosa Gentile, per il manifesto Pensiamo Basilicata, sigla che rappresenta undici associazioni di imprese, Vito Agresti, Sindaco di Rotondella, e Luca Desiata, Amministratore Delegato di Sogin.



Durante il workshop Sogin ha presentato la strategia della committenza e il nuovo processo di qualificazione dei fornitori, asset strategici per garantire crescenti performance, massima sicurezza e sostenibilità ambientale in tutte le fasi dei lavori di decommissioning. Il piano della committenza raccoglie le informazioni principali sulle procedure di gara programmate da Sogin. Nel piano per il 2017 sono previste gare per un valore complessivo di 290 milioni di euro di cui il 75% per le attività negli otto siti nucleari.

Il sistema di qualificazione di Sogin consente di definire un elenco di imprese con elevati standard di qualità da invitare ai singoli iter di gara. Di recente è stato revisionato nei criteri e nelle procedure per l’iscrizione, semplificando il processo di qualifica e ponendo le basi per rafforzare nel tempo la filiera legata al decommissioning.  Le principali novità per le imprese riguardano: la semplificazione delle modalità di iscrizione, l’ampliamento delle categorie merceologiche, la riduzione del contributo economico per la qualificazione, la maggiore attenzione per le aziende con meno di 3 anni di vita, oltre alla validità illimitata e su tutto il territorio nazionale della qualifica. A tal proposito, durante il workshop è emersa l’attenzione di Sogin per la filiera corta e le micro, piccole e medie imprese, ma anche come il rinnovato processo di qualificazione possa essere una importante occasione per alzare l’asticella della qualità e garantirsi la capacità di competere a livello locale, quanto sull’intero mercato nazionale.



L’evento si è concluso con uno spazio dedicato allo “Sportello per l’assistenza alla qualificazione degli operatori economici locali”, servizio attivato da Sogin lo scorso anno per offrire supporto alle aziende del territorio interessate a qualificarsi. Il ciclo di appuntamenti con le imprese locali rientra fra le iniziative di Sogin per lo sviluppo dei territori in cui è presente e per garantire dialogo, trasparenza e partecipazione.