“Emo 2017 qui ad Hannover è stata un successo anche grazie alla presenza Italiana”. Alfredo Mariotti, direttore generale di Ucimu, parla al Sussidiario.net dalla città tedesca, nelle ore conclusive della più importante manifestazione fieristica dell’anno nel settore delle macchine utensili e dei sistemi per produrre. L’anno prossimo toccherà di nuovo a Milano, ormai in staffetta con Hannover. Proprio a Emo Hannover Mariotti ha presentato BI-MU 2018, che si terrà in ottobre a Fieramilano-Rho. “Terremo fede alla nostra tradizione e aggiungeremo come sempre novità di valore”, dice Mariotti, riferendosi soprattutto a BI-MUpiù, l’arena che diventerà il luogo d’incontro inclusivo e interattivo di tutta la comunità BI-MU, dal 9 a l 13 ottobre 2018.



Il testimone di cifre e visibilità lasciato da Emo Hannover è impegnativo: 150mila metri quadri di spazio espositivo, 2.200 aziende da 44 paesi (il 60% non tedeschi, asiatici sempre più numerosi), il presidente tedesco Frank Walter Steinmeier all’inaugurazione. “L’Azienda-Italia è stata con 270 espositori il secondo paese dopo i padroni di casa”, sottolinea Mariotti. La conferenza stampa Ucimu, tenuta dal presidente Massimo Carboniero, è stata fra gli eventi più seguiti da stampa e comunità internazionale dell’automazione industriale. “Abbiamo segnalato il buon momento del settore in Italia – puntualizza mariotti – e la risalita al quinto posto fra i mercati di consumo, grazie anche al piano Industria 4.0”.



La digitalizzazione della produzione industriale è stata il leit-motiv trasversale a tutti gli stand di Emo 2017. “Industria 4.0 è un grande processo globale e un paese d’eccellenza nel settore come l’Italia non può non parteciparvi in modo attivo, con un ruolo importante”. Il governo sta mettendo a punto la legge di stabilità 2018: gli incentivi a iperammortamento e superammortamento per gli investimenti in macchine e tecnologie avanzate saranno confermati? “Noi ce lo auguriamo – dice il Dg Ucimu – ma soprattutto abbiamo rinnovato anche dalla Germania il nostro appello alle forze politiche: sostenere lo sviluppo dell’automazione industriale non è un piacere fatto alle imprese di un settore, è invece un passo ineludibile per la competitività del secondo Paese manifatturiero europea. Sappiamo comunque quanto ne siano consapevoli sia il premier Gentiloni, sia i ministri Calenda e Padoan”.



I risultati della prima manovra Industria 4.0 in Italia sono inequivocabili e l’Ucimu ha voluto ribadirli ad Hannover: l’indice degli ordini di macchine utensili del primo semestre 2017 ha registrato un incremento del 9,9%.  Nel dettaglio è risultato positivo l’andamento degli ordinativi raccolti sul mercato estero (+5,6%) e ottimo quello degli ordini raccolti in Italia (+24,8%). “Industria 4.0 ha contribuito in modo importante – afferma Mariotti – a rimettere in moto la dinamica degli investimenti industriali nel sistema-Paese, a risvegliare la fiducia degli imprenditori. E poi chi acquista nuove macchine quasi sempre assume giovani periti e ingegneri”. Il progress di Industria 4.0 potrebbe ora ricomprendere crediti fiscali per la formazione. “Siamo stati fra i primi a dirci favorevoli a Formazione 4.0”: l’education è oggi parte integrante della politica industriale, i robot sono un veicolo importante di crescita ma alla fine al centro ci sono le persone”.