Dopo un ottimo 2017, il 2018 sarà altrettanto positivo per l’industria italiana dei sistemi di produzione. lo ha detto Massimo Carboniero, presidente di Ucimu-Sistemi per produrre, presentando ieri a Milano la 31esima edizione di Bi-Mu/Sfortec, biennale internazionale della macchina utensile, robot, automazione, tecnologie ausiliarie, digital manufacturing e tecnologie abilitanti, in scena dal 9 al 13 ottobre a Fieramilano Rho. Accanto a Carboniero, sono intervenuti: Alessandro Mattinzoli, assessore allo Sviluppo Economico Regione Lombardia, Davide D’Amico FCA – Alfa Romeo, e Alfredo Mariotti, direttore UCIMU. Organizzata da EFIM-ENTE FIERE ITALIANE MACCHINE, la manifestazione è promossa da UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, l’associazione che rappresenta il settore delle macchine utensili, robot, automazione e tecnologie ausiliarie, il cui contributo al PIL del paese risulta pari a oltre 9 miliardi di euro.
Secondo le previsioni elaborate dal Centro Studi & Cultura di Impresa di UCIMU, la produzione crescerà, del 9.3%, a oltre 6,6 miliardi di euro. L’export salirà, del 4,6%, a 3,5 miliardi. Il consumo in Italia salirà, del 13,6%, a oltre 5 miliardi di euro, raggiungendo così un valore quasi doppio a quello di 4 anni fa. La vivacità della domanda italiana di investimenti in nuove tecnologie di produzione premierà sia le consegne dei costruttori italiani, attese in crescita, del 15,2%, a 3,1 miliardi, sia le importazioni che saliranno, dell’11,1%, a quasi 2 miliardi. Con riferimento all’anno in corso, nel secondo trimestre del 2018, l’indice delle consegne di macchine da parte dei costruttori italiani ha registrato un incremento del 16,5% rispetto allo stesso periodo del 2017. Tale risultato è stato determinato dalla forte crescita registrata sul mercato interno dove le vendite sono cresciute del 45,5%. Bene anche le consegne oltre confine, salite del 9%. Se consideriamo il semestre, le consegne sono cresciute del 14% rispetto al periodo gennaio-giugno 2017; +45,6% le consegne interne; +6,8% le consegne estere. In particolare, nel primo semestre, le esportazioni di made in Italy hanno segnato un andamento positivo. Sono cresciute le vendite in Germania (+12,3%), Cina (+8,1%), Polonia (+42,3%), Spagna (+18,8%), Turchia (+42,8), India (+93,8%), Regno Unito (+22,8%) e Austria (+47,9%). Rallenta invece l’export italiano negli Stati Uniti (-8,5%) e in Francia (-1,7%).
Alfredo Mariotti, direttore generale di UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE ha affermato: “La validità delle misure a favore della competitività del manifatturiero, identificate con il termine Industria 4.0, è misurabile non solo con l’analisi dell’andamento del consumo italiano ma anche con l’osservazione delle tecnologie realizzate in questi ultimi anni, tecnologie che saranno esposte a 31.BI-MU/SFORTEC INDUSTRY”. Macchine utensili a asportazione e deformazione, robot, automazione, digital manufacturing, tecnologie ausiliarie, tecnologie abilitanti, additive manufacturing, sistemi di potenza fluida, meccatronica, trattamenti di finitura, utensili, componenti, attrezzature e accessori, metrologia e saldatura, IoT, Big data, analytics, cyber security, cloud computing, realtà aumentata, system integrator, sistemi di visione, software: sono solo alcune delle tecnologie in mostra a 31.BI-MU che presenterà, accanto all’offerta tradizionale, Nuove Aree di Innovazione dedicate a IoT (FABBRICAFUTURA), robot (ROBOT PLANET), consulenza (BOX CONSULTING) e start up (BI-MU STARTUPPER).
Protagoniste di 31.BI-MU/SFORTEC INDUSTRY, che si apre la prossima settimana, sono 1.056 imprese, il 40% delle quali estere, in rappresentanza di 27 paesi: Austria, Belgio, Brasile, Bulgaria, Canada, Cina, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, India, Israele, Corea del sud, Paesi bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, San Marino, Spagna, Svezia, Svizzera, Taiwan, Turchia, Ucraina, USA. Il 34% delle aziende espositrici è alla prima partecipazione a BI-MU. I macchinari esposti sono circa 4.000 per un valore di 500 milioni di euro. La superficie occupata dalla manifestazione è superiore a 100.000 metri quadrati, il 10% in più rispetto all’edizione precedente.