È già partito il conto alla rovescia per la XXIII edizione di Artigiano in Fiera, la più grande fiera internazionale del settore, a ingresso gratuito, dedicata all’artigianato mondiale, che si svolgerà dal 1° al 9 dicembre al polo fieristico di Rho-Pero. In nove giorni, dalle 10 alle 22, oltre 3mila espositori, con prodotti provenienti da cento Paesi, esporranno opere fatte interamente a mano: prodotti autentici, originali e di qualità che stupiscono per innovazione e bellezza.
Sarà la “nove giorni dell’artigianato”, ma non solo: negli oltre 340mila metri quadrati di superficie espositiva, i visitatori, nei nove giorni di rassegna, oltre a degustare le ricette dei 41 ristoranti e dei 21 luoghi del gusto, potranno ammirare la maestria degli artigiani in performance live e assistere agli spettacoli di danze e canti tradizionali, che animeranno la manifestazione ogni giorno.
Oltre al calendario dei corsi di creatività, Artigiano in Fiera si confermerà come un’esperienza unica, ricca di emozioni e suggestioni grazie all’immancabile programma di eventi (già consultabile sul sito). Sarà una vera e propria festa delle tradizioni e delle culture del mondo con canti, esibizioni musicali e danze tipiche: un’opportunità irripetibile per entrare in contatto con la storia delle popolazioni del mondo.
Sarà un vero e proprio viaggio che, partendo dalle tradizioni folcloristiche napoletane (posteggia), siciliane, salentine (con i tamburellisti di Torrepaduli), calabresi, romagnole (sciucarn, gli schioccatori di fruste tradizionali), laziali (stornellatori), attraverserà l’Europa con le esibizioni di flamenco (Spagna), fado (Portogallo), can can (Francia) e i concerti di musica tenuti dal gruppo Saor Patrol (Scozia). La famosa band che con le cornamuse gira il mondo per sostenere il recupero del villaggio medievale di Duncarron.
Dalle tradizioni del Vecchio continente al mondo: i visitatori potranno assistere alle performance live fatte con i tradizionali bonghi del Senegal, alle danze Festejo, alla musica Crolla del Perù, alle esibizioni di un gruppo di ballerini egiziani della Tawassol Band e al tradizionale mandala tibetano.
Sarà presente anche l’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano: l’istituzione, che fa parte di una rete mondiale di 480 centri sparsi in 115 Stati, è stata ideata per promuovere e diffondere la lingua e la cultura cinesi nel mondo. In fiera organizzerà lezioni di lingua cinese, di calligrafia, di Taijiquan, Qigong, Kung fu, carta ritagliata e maschere.