Continua il viaggio del Sussidiario alla scoperta degli stand che caratterizzeranno la XXIII edizione dell’Artigiano in Fiera, che tra pochi giorni, sabato 1° dicembre, aprirà i battenti fino a domenica 9 dicembre, offendo una vetrina, ricca e variegata, di prodotti, manufatti e tecniche artigianali all’insegna della qualità, unicità e originalità. E proprio il Padiglione 5 ne è una plastica dimostrazione: visitando una fitta serie di Paesi di vari continenti (Europa, Africa, Medio Oriente, America e Oceania), offre un “giro del mondo” alla scoperta di tesori realizzati con materiali diversi, dalla carta al teck, dalla ceramica al legno.
Borse fatte con la fibra utilizzata per i cesti
Nell’ambito della Maison de l’Artesan, la Khadija Hejjaj, in Marocco, produce borse in rafia, una fibra da sempre impiegata nell’industria dei cordami, nella cesteria e negli articoli da intreccio, come stuoie e borse in sostituzione della juta. Si ricava da una varietà di palme dell’Africa tropicale, che costituiscono il genere Raphia, con grosso stipite, lunghe fronde pennate e grandi frutti di forma ellittica.
La comunità del teck che difende le proprie tradizioni
La Federation des Laobés su Senegal et de la Diaspora, un’associazione che partecipa alla fiera con l’obiettivo di scambiare e condividere le informazioni sulla cultura e sull’arte dei Laobés e di costituire uno spazio di espressione e di dialogo a loro dedicato. I Laobés rappresentano un’importante comunità del Senegal, che oggi sta scomparendo come gruppo a causa di una vera e propria diaspora che mette in crisi la grande tradizione artigianale che li contraddistingue. Fanno parte del gruppo etnico Fulani: oggi sono sparsi in tutta l’Africa occidentale, per la maggior parte in Senegal, Mali, Mauritania e Guinea. Sono specializzati nella lavorazione e nell’intaglio del legno di teck, caratterizzato da una resistenza e da un pregio che lo rendono uno dei materiali più apprezzati.
Il maestro saudita che insegna tecniche diverse…
Passando dall’Africa al Medio Oriente, in particolare in Arabia Saudita, incontriamo Norah Shafi Alqahtani. Fondatore di The Crafts Hub, a Riad, Norah Shafi è un maestro artigiano con oltre 25 anni di esperienza in molteplici tecniche come il taglio della carta, il flip and sew e l’applique nelle sue opere, che si estendono su più stili artistici, inclusi modelli tradizionali di Najdi, Asiri Qat, immagini artistiche e motivi geometrici. Norah forma giovani artigiani in The Crafts Hub e partecipa a programmi e mostre internazionali dove presenta l’eredità saudita attraverso nuovi mezzi e aiuta a formare la prossima generazione di artigiani.
… e lo scultore saudita che lavora il legno
Nato ad Al-Ahsa nel 1972, Husain Alramil è considerato uno dei migliori scultori del legno in Arabia Saudita. Ha iniziato il suo viaggio scolastico sul legno al liceo, coprendo molteplici stili e discipline, fino a quando ha adottato il suo stile artistico nel 2010. Coltiva interessi anche nella calligrafia araba e nella lavorazione del legno. Tiene regolarmente seminari sulla scultura in tutta l’Arabia Saudita e mette in mostra la cultura saudita nel mondo in modo unico con la sua presenza internazionale.
L’arte della ceramica che resiste al tempo
Originario della provincia orientale di Alqatif, Zaki Alì Algharrash vanta oltre 35 anni di esperienza nella produzione di ceramica in Arabia Saudita. Ha prodotto migliaia di pezzi di ceramica e li ha esposti in oltre 22 diverse mostre in tutto il regno, a molte delle quali ha partecipato per oltre 10 anni. Zaki viene da una famiglia di ceramisti che creano pezzi unici, che si sono evoluti nel corso dei secoli. La sua opera rappresenta la vera essenza dell’artigianato culturale saudita.