Il mix vincente per conquistare nuovi mercati, valorizzare la manifattura made in Italy, difendere competitività e marginalità è una formula che deve sapientemente mischiare innovazione di processo e innovazione di prodotto con una giusta dose di design, cioè quella capacità di creare “cose belle” che rappresenta “il petrolio d’Italia”. E che questa ricetta non sia appannaggio esclusivo delle grandi aziende, lo dimostrano l’esperienza e la sfida di Faberlab Design, a Tradate, nel cuore della provincia di Varese.



Faberlab è uno spazio dove, da quattro anni, già si possono scoprire e sperimentare le diverse dimensioni delle tecnologie digitali, condividendo esperienze e conoscenze, imparando a fare. Un’officina dove stampanti 3D, scanner 3D, laser cut e schede Arduino sono accessibili per realizzare prototipi e fare Ricerca & sviluppo d’avanguardia.



È con questa filosofia che Faberlab ha mosso i primi passi. Una community in grado di riunire idee e progetti, cultura e informazione: ne sono così scaturiti incontri, workshop, momenti di formazione sui diversi temi dell’innovazione. A pensarci bene, ora che stiamo entrando a passo svelto nell’era dell’Impresa 4.0 e dell’Internet delle cose, Faberlab può essere considerato davvero un precursore, essendo stato capace di intuire e intercettare, per primo, quella rivoluzione digitale che ha ormai completamente trasformato il modo di essere, e fare, impresa. Il suo compito? Accompagnare le piccole e medie imprese artigiane e industriali della provincia di Varese (e non solo) lungo la non facile strada della combinazione fra tradizione e innovazione. E da quel 21 marzo 2014 di strada Faberlab ne ha fatta. Tanta.



A tal punto che oggi (la presentazione ufficiale è avvenuta l’altra sera, sempre a Tradate) si trasforma, evolve, diventa anche Faberlab Design, con l’obiettivo di rispondere alla necessità di accostare all’innovazione di processo anche quella innovazione di prodotto, combinata al design, fondamentale per valorizzare appieno il “saper fare bene”. Faberlab Design è una proposta che, puntando forte sulla qualità, vuole mettere a disposizione del made in Italy e delle piccole e medie imprese l’idea e il prodotto giusti per affrontare – senza subirla passivamente, anzi – l’avanzata dei prodotti provenienti dall’Asia.

“In questi anni – spiega Davide Baldi, responsabile di Faberlab – abbiamo operato a fondo sulla prototipazione di prodotto e ci siamo accorti che quasi tutti coloro che ci hanno presentato idee interessanti si sono concentrati perlopiù sulla funzionalità, finendo con il trascurare il design, a discapito dell’aumento dei margini di profitto e della possibilità di intercettare nicchie di mercato ad alto valore aggiunto, ancora inesplorate”.

Per cogliere queste opportunità Faberlab ha deciso di avviare una partnership con l’architetto Giorgio Caporaso (recente vincitore del premio Top Design of the Year, promosso dall’associazione culturale Plana), che di Faberlab Design sarà art director e chief designer.

Abbracciare, dunque, una logica produttiva che accosti il “saper fare” insito nella nostra imprenditoria al design consente di far fronte più efficacemente alla crisi e alla concorrenza internazionale? “I nostri imprenditori – risponde Baldi – hanno una capacità che il mondo riconosce loro da sempre, ma in molti casi operano solo nell’ambito della sub-fornitura. Con Faberlab Design vogliamo aiutarli a compiere il passo successivo: la creazione o la trasformazione di un prodotto proprio. Coinvolgendo, nella fase produttiva, la rete delle imprese e dell’artigianato locale, per moltiplicare ed estendere i benefici”.

Insomma, una rete del design che aiuti a combinare idea, sviluppo, trasformazione in progetto, relativa prototipazione e realizzazione in rete. Come spiega Angelo Bongio, servizio Innovazione/AreaBusiness di Confartigianato Imprese Varese: “Dal 2014 a oggi il digitale, la prototipazione e la tecnologia hanno aiutato le imprese a migliorare le performance e a ridurre i costi di produzione. Oggi il design diventa il plus, il nuovo tassello. Questo hub è nato per accompagnare le imprese nel passaggio dall’analogico al digitale, in un contesto aperto, di scambio di conoscenze, di contaminazione”, il tutto a disposizione delle Pmi, ma anche delle scuole (Faberschool) e del tessuto sociale della provincia di Varese (Officine delle Idee). “Vogliamo continuare lungo la strada tracciata – conclude Bongio – e ne arricchiremo il valore”.

Non a caso lo slogan di Faberlab è: “L’idea migliore non basta. Credici e trasformala in realtà”. Una consapevolezza, una volontà, una sfida che oggi, con il design, diventano ancora più belle e fruttuose.