Alla seconda edizione del High Level Dialogue on Italy-Asean Economic Relations, appuntamento svoltosi a Singapore, ha partecipato anche Nazzareno Mengoni, Presidente dei Giovani di FederlegnoArredo e Founder di Kubedesign, che ha risposto ad alcune nostre domande.
Prima di parlare di Asean, può raccontaci cos’è e come nasce Kubedesign?
Kubedesign è nata dal sogno di voler dare un’anima al mondo del design ecosostenibile grazie all’innovazione. Insieme a mio fratello Federico siamo riusciti a creare prima e divulgare poi quella cultura di impresa green oriented. Fin dal principio ci siamo imposti di seguire la linea del Design, ecco da qui il nome dell’azienda…, in quanto valore aggiunto del “saper fare” Made in Italy. Grazie alla particolare attenzione dei dettagli, alla continua ricerca e sviluppo di nuovi materiali e alla funzionalità degli articoli della nostra collezione, che variano da lampade personalizzate con grafiche iconiche a mobili contenitori con sagome su misura, possiamo dire che ogni nostro prodotto in cartone 3D tridimensionale è paragonabile ai materiali tradizionali che tutti conosciamo. Di pari passo con il design abbiamo sviluppato il ramo d’azienda B2B. Da qui nascono numerosi progetti completamente su misura per i nostri clienti partner. Uno tra i contract più importanti, che ha fatto molto notizia, è quello che abbiamo allestito per Papa Benedetto XVI a Malta nel 2010. Trono, Altare, n. 900 sedute per i prelati da tutto il mondo, inginocchiatoi… tutto in cartone personalizzato con grafiche ad hoc. E’ stato un evento che ci ha riempito di orgoglio. E da lì in poi abbiamo non ci siamo più fermati e oggi siamo in grado di allestire e progettare: visual per vetrine di negozi, shop in shop personalizzati, eventi ecofriendly, uffici, show room, co-working, fiere, … etc. etc Grazie alla tecnologia e al format lavorativo che abbiamo creato oggi siamo una sharing fatto a completa disposizione dei nostri partner per dare loro la flessibilità a 360° che non si può avere con i materiali tradizionali. L’unico limite è l’immaginazione.
Perché FederlegnoArredo partecipa all’High Level Dialogue on Asean Italy Economic Relations?
I paesi dell’Asean costituiscono la 3ª economia dell’Asia, la 6ª a livello mondiale. Ogni anno questi paesi importano 1.3 Trilioni di Dollari e attirano investimenti diretti per 1.8 Trillioni di Dollari. In sintesi si tratta di una realtà che non possiamo permetterci di sottovalutare o, peggio, di ignorare. Le esportazioni italiane di arredo nella regione sono in crescita, +4,3% nel 2017 per un totale di 193 Milioni, tuttavia questi volumi non riflettono le potenzialità di questi paesi. Basti pensare che qui si trova la “middle class consumer” che cresce più velocemente al mondo. L’High Level Dialogue, per cui ringrazio l’Associazione Italia-Asean e il Presidente Letta, ci ha quindi permesso di conoscere e comprendere le opportunità di business e i trend futuri dell’area oltre ai principali interlocutori istituzionali.
Come l’industria italiana del settore può aumentare il proprio giro d’affari nei paesi Asean?
Sicuramente è necessario un approccio nuovo, più orientato al concetto di partnership che a quello di vendita, ma soprattutto che superi il modello distributivo tradizionale a cui il nostro settore è legato. Occorre essere vicini al cliente, “go to the ground” come dicono spesso qua, e quindi inevitabilmente occorre investire, non solo capitali ma soprattutto tempo. Le relazioni umane sono aspetto molto importante in quest’area del mondo. La buona notizia è che, soprattutto a Singapore, il Governo è un partner reale per gli investitori stranieri e non un ostacolo. Qui le nuove tecnologie sono diventate quotidianità, c’è uno sviluppo sinergico con il mondo delle startups che sono viste come un acceleratore di opportunità nella ricerca e lo sviluppo di servizi, prodotti, innovazioni per il futuro delle aziende, e chi meglio di noi giovani può adattarsi a questo nuovo mondo? Cito una frase di Letta che ha sottolineato un aspetto importante e fondamentale per lo sviluppo delle nuove generazioni imprenditoriali: “dobbiamo lavorare in team, questa è la forza. In Italia il modello è ancora troppo individualistico.” e aggiungo io, ancora troppo lontano dalla visione che abbiamo noi giovani, non vogliamo solo essere assecondati ma ascoltati perché unendo le nostre capacità con l’esperienza degli imprenditori che hanno fatto la storia del nostro Paese, con il supporto legislativo del governo, possiamo dare nuova linfa all’Italia. Con i Paesi Asean dobbiamo intraprendere collaborazioni e in questo senso il Singapore Economic Development Board, che abbiamo avuto modo di incontrare in questi giorni, è un’organizzazione molto dinamica in grado di creare soluzioni su misure per qualunque tipo di investitore, piccolo o grande che sia.