C’è chi ha inventato uno strumento musicale didattico e divertente che introduce alla musica, con numerose possibilità di combinazione di suoni. Chi ha avviato un progetto di condivisione di postazioni attrezzate per svolgere lavori manuali che vanno dalla falegnameria, alla carpenteria leggera e alla ciclofficina. Chi è diventato un artigiano che lavora la pelle, a mano, con cura e passione e sta creando una linea di borse e accessori. Chi ha escogitato un sistema innovativo per ricaricare auto elettriche in modo automatico e senza intervento manuale.
Non c’è dubbio: la voglia di fare impresa, di intraprendere è nel Dna degli italiani. Ingegno e inventiva, infatti, sono “il petrolio” dell’Italia. Un giacimento, però, spesso ancora inesplorato. Perché la voglia di inventare, di creare, magari non incontra le competenze giuste e le risorse necessarie. Ma se a qualcuno venisse voglia di provare a fare un carotaggio, solo per curiosità o magari per imitazione, per il desiderio di capire se il proprio sogno nel cassetto si può trasformare in un’attività in proprio?
L’appuntamento è oggi, nel Padiglione B1 della Fiera di Rimini, all’interno di Mesharea, un luogo pensato per incontrare persone, creare nuove connessioni, entrare in un network dove è possibile trarre idee per il proprio lavoro. Promosso da Fondazione Alamo, dalle 17 alle 19 si terrà un workshop, in cui – appunto – verranno presentati alcuni progetti di giovani aspiranti imprenditori incontrati e seguiti in quest’ultimo anno dalla Fondazione. In particolare, si parlerà dei quattro progetti citati all’inizio: nell’ordine, Kodaly (strumenti musicali), MiGarage (servizi di coworking), Felix Treoche (artigianato in pelle) e Dazeplug (tecnologia). Quattro idee d’impresa che, proprio grazie al tutoraggio di Fondazione Alamo, si sono concretizzate.
“La Fondazione Alamo – ricorda il presidente Mario Saporiti – nasce da un gruppo di persone che da molti anni vivono un’esperienza lavorativa che ha permesso loro di esprimersi, di creare delle realtà di valore nel mondo del lavoro, e che oggi sentono l’esigenza di mettere la propria esperienza e le proprie risorse a disposizione di realtà più giovani, nuove o già presenti sul mercato”.