Per quanto concerne i crediti d’imposta concessi alle imprese sulla base delle dichiarazioni dei redditi del 2023 il fisco ha preso atto che è necessario fornire anche i dati del titolare effettivo persona fisica dell’ente per gli ultimi tre anni.

Imprese e crediti d’imposta: obbligatorio indicare il titolare effettivo

Quindi sono richieste le comunicazioni inerenti al titolare effettivo per i periodi di imposta 2020, 2021 e 2022. Sulla base di questa decisione, ai sensi dell’articolo 3.6 della direttiva Europea 2015/849 del Parlamento Europeo e del Consiglio, per quanto concerne la cosiddetta normativa antiriciclaggio, è obbligatorio compilare il rigo RU150. Poiché i periodi di imposta sono tre, alcune società avrebbero bisogno di compilare tre o più righi RU150, dal momento che alcuni titolari effettivi potrebbero essere stati modificati nel corso di questi tre anni fiscali.



Le informazioni inoltre dovranno anche contenere i dati anagrafici del titolare, il domicilio di residenza nel territorio dello Stato alle colonne da 10 a 15,6 il domicilio è diverso dalla residenza anagrafica. Inoltre i dati dell’eventuale residenza anagrafica all’estero dalle colonne il 16 a 23, per la loro iscrizione e conservazione nella sezione del registro delle imprese.



Imprese e crediti d’imposta: l’anticipazione dell’Agenzia delle entrate

L’obbligo di questa iscrizione è stato introdotto attraverso il decreto dell’11 marzo 2022 numero 55, che impone la comunicazione all’ufficio del registro delle imprese e della Camera di commercio territorialmente competente di tutti i dati relativi alle informazioni sulla titolarità effettiva acquisiti ai sensi dell’articolo 22 ai commi 3 e 4 del decreto legislativo 31/2007.

Per questo motivo l’Agenzia delle Entrate ha anticipato che per il triennio 2020/2021 i dati delle persone fisiche titolari effettivi delle imprese beneficiarie dei crediti d’imposta dovranno indicarle nel quadro RU150.