Si è tenuta nella mattinata di oggi – giovedì 24 ottobre 2024 – la penultima tappa del lungo viaggio di Intesa Sanpaolo tra le Imprese Vincenti del nostro bel territorio che fino ad oggi ha portato il gruppo bancario in ben 13 differenti incontri in altrettante città italiane che culmineranno con l’ultimissimo evento conclusivo già programmato per il prossimo martedì 29 ottobre: in questo quattordicesimo incontro l’attenzione è stata posta interamente sulle Imprese Vincenti che operano – a livello nazionale – nel Terzo Settore, sempre partendo dai classici criteri di selezioni a cui ci siamo abituati negli altri appuntamenti.
Soffermandoci un attimo su quest’ultimo aspetto – poi ovviamente lasceremo alle 10 nuove Imprese vincenti lo spazio che si meritano – vale la pena ricordare che ognuna delle PMI scelte dal gruppo bancario si è distinta grazie ai suoi investimenti nel campo dei criteri ESG (che vanno dall’aspetto sociale, fino a quello ambientale e di governance) generando un impatto economico che è andato a beneficio dell’intero sistema e del loro territorio di riferimento; mentre ora saranno accompagnate da Intesa Sanpaolo nella scoperta di nuovi strumenti per la loro crescita, anche – se non soprattutto – all’estero.
Le 10 Imprese Vincenti scelte da Intesa Sanpaolo nel Terzo Settore
Entrando subito nel merito delle neoelette Imprese Vincenti, la tappa odierna – che si è tenuta al Grattacielo Intesa Sanpaolo di Torino – ha visto imprese provenienti da ogni parte di Italia a partire (per semplice vicinanza geografica) dalla cooperativa torinese Arcobaleno, seguita dalla cuneese Fabbrica dei Suoni, dalla comasca Associazione La Nostra Famiglia, dalla vicentina Insieme Cooperativa sociale, dalla pordenonese Fondazione Opera Sacra Famiglia e – per il Nord – dalla Fondazione Bologna University Business School con sede (intuitivamente) a Bologna. All’elenco – poi – si sono unite anche la pisana A.FO.RI.S.MA., la Rurabilandia di Teramo, la salernitana Fondazione Ebris e la Società Cooperativa Sociale Fratello Sole di Matera.
“Le dieci protagoniste della tappa di Imprese Vincenti dedicata al Terzo Settore – commenta in quel di Torino il responsabile della Direzione Impact del gruppo bancario Andrea Lecce – si sono distinte per carisma, valori, capacità manageriali” perseguendo il comune fine di fare del bene concreto “alla comunità” generando – e lo dimostra il “nostro report di rilevazione d’impatto” – un impatto economico stimabile nel “doppio del valore in benefici sociali [per ogni] euro finanziato“.
In quale contesto economico hanno operato le imprese sociali del Terzo Settore nel 2023: il report di Intesa Sanpaolo
Il classico report di Intesa Sanpaolo sul contesto economico nella seconda tappa torinese delle Imprese Vincenti si è concentrato – quasi ovviamente – sull’aspetto sociale partendo dal ricordare che “gli indici di povertà in Italia sono cresciuti a causa dell’impatto dell’inflazione” al punto che nel 2023 si è toccato il picco massimo “di famiglie in povertà assoluta (..) pari all’8,4%“; per arrivare a rilevare come – in questo contesto difficile – “diventa necessario creare le condizioni per una crescita più inclusiva” che non può prescindere “dal Terzo Settore“.
Alla fine del 2022 “si contavano 360.061 istituzioni non profit che impiegavano 919.431 dipendenti” con un aumento del 2,9% rispetto all’anno precedente che si stima cresceranno ulteriormente nel 2024 soprattutto in settori sempre più importanti come “la sanità, l’assistenza sociale, l’istruzione e la ricerca e il mercato del lavoro” aprendo potenzialmente ad una nuova “partnership [tra] il sistema bancario e gli operatori del Terzo Settore“.