Si avvicina sempre di più la conclusione del lungo viaggio di Intesa Sanpaolo tra le PMI italiane che comporranno la squadra del 2024 di Imprese Vincenti, ma non prima delle ultime tre tappe che si terranno da qui fino al 29 ottobre approdando a Milano (nell’appuntamento di cui parleremo tra queste righe), poi a Torino ed – infine – nuovamente nel milanese per l’ultimissima tappa: prima di arrivarci però dobbiamo soffermarsi sulle 10 Imprese Vincenti premiate nel capoluogo lombardo in qualità di eccellenze Made in Italy del settore agroalimentare.
Anche in questo caso – come in tutti gli altri appuntamenti che abbiamo visto fino ad ora – l’ago decisionale di Intesa Sanpaolo è stato posto su quelle aziende che sull’intero tessuto economico nazionale, operando nel settore dell’agrifood, hanno dato maggior peso agli investimenti nei criteri ESG orientando il loro business in una crescita economica che tanga conto anche della sostenibilità, dell’innovazione, della digitalizzazione e della cosiddetta ‘finanza straordinaria’.
Sempre seguendo l’esempio delle 120 colleghe già premiate da Intesa Sanpaolo, anche le 10 PMI eccellenti dal punto di vista agroalimentare saranno inserite nell’ampio progetto di crescita promosso dal gruppo bancario che le porterà verso la scoperta di una nuova serie di strumenti che potranno sfruttare per continuare a crescere, lanciandosi anche con maggiore facilità nei mercati esteri pregni di ottime opportunità per chiunque sappia coglierle.
Nomi e produzioni delle 10 Imprese Vincenti agroalimentari premiate da Intesa Sanpaolo
Necessaria – in questa tappa delle Imprese Vincenti – una citazione alla Direzione Agribusiness fondata da Intesa Sanpaolo nel 2021 in quel di Pavia con l’obiettivo di fornire al comparto agroalimentare una solida rete su cui contare: ad oggi vanta esattamente 250 punti operativi dislocati tra l’Italia e l’estero con un totale di oltre mille dipendenti e 84mila clienti; il tutto sostenuto da un investimento complessivo di 35 miliardi di euro tra il piano ‘Il tuo futuro è la nostra impresa’ e i fondi stanziati dal Masef.
Nell’elenco delle 10 Imprese Vincenti agroalimentari si nota l’ampissima offerta food presente sul nostro bel territorio con imprese specializzate in eccellenze come i vini delle Cantine Ermes, oppure gli oli della Olearia Clemente, i latticini della Sorì Italia e anche i salumi della Villani; per poi non dimenticare le eccellenti farine della Martinorossi, i legumi in scatola di Agrolegumi, acque e bibite della Maniva e le pizze della Roncadin; fino ad alcune interessanti novità come gli integratori prodotti dalla Pharmalife Research e i sementi della Società Produttori Sementi.
Come se la sono cavata nel 2023 le imprese agroalimentari italiane: il report di Intesa Sanpaolo
Immancabile – a chiudere la 13esima tappa di Intesa Sanpaolo tra le Imprese Vincenti – l’analisi del contesto economico che in questa occasione si è concentrata (ovviamente) sull’intero tessuto produttivo agroalimentare e non – come nelle altre occasioni – su di un solo territorio di riferimento: notevole il fatto (si legge nel report) che il settore lo scorso anno abbia incanalato esportazioni per “62,2 miliardi di euro [pari al] 5,8% in più rispetto al 2022“, mantenendo una buona crescita del 7,4% anche nei primi sei mesi dell’anno a fronte di un calo nazionale generale dell’1,1%.
I dati migliori sulle esportazioni li hanno ottenuti in particolare i produttori di “prodotti di forno e farinacei, lattiero-caseari e vini“, ma anche (in misura maggiore soprattutto nel 2024) “di oli e grassi [e] frutta e verdura“; il tutto mentre si è anche rafforzata “la struttura patrimoniale [delle] imprese agroalimentari” che hanno registrato un patrimonio netto del 31,5% rapportato al passivo, e “disponibilità liquide nell’attivo [del] 6,2%“.