Nella giornata di oggi in quel di Padova Banca Intesa Sanpaolo ha tenuto la quarta tappa del suo lungo – articolato in ben 15 appuntamenti complessivi – viaggio nelle Imprese Vincenti protagoniste dell’omonimo programma: ancora una volta (come abbiamo visto già a Milano, Torino e Brescia) le PMI scelte sono 10, che si uniranno alle 30 già scelte e alle restanti 110 che verranno annunciate progressivamente da qui fino ad ottobre. Le 10 protagoniste della tappa padovana delle Imprese Vincenti di Intesa Sanpaolo sono state scelte tutte nella cosiddetta area del Triveneto – che include la parte più ad Ovest del Veneto e l’intero Trentino Alto Adige – nel costante leitmotiv degli investimenti messi in campo sia per i filoni progettuali del PNRR che per la Transizione 5.0; ma come sempre il rimando del gruppo bancario è ad un gruppo di imprese che rappresentano perfettamente le eccellenze del Made in Italy.
“Le dieci aziende che oggi premiamo – spiega in conferenza Cristina Balbo, direttrice regionale del Triveneto per il gruppo bancario – rappresentano un esempio delle migliori PMI che compongono il sistema produttivo del Triveneto, poiché hanno saputo affrontare le tematiche della transizione digitale e della sostenibilità, creando valore per l’economia, incremento occupazionale e benessere complessivo per le persone“. Similmente, le Imprese Vincenti scelte hanno saputo dimostrare anche “tassi di crescita e ratio economici migliori e capacità di competere sui mercati esteri” rispetto alle altre PMI italiane; mentre non manca neppure un riferimento ai “finanziamenti per circa 1,7 miliardi, di cui 750 milioni di euro in sostenibilità ed economia circolare” messi in campo da Banca Intesa Sanpaolo e ai “120 miliardi [per] la transizione ecologica” erogati dal “nuovo Programma ‘Il tuo futuro è la nostra impresa’“.
Imprese Vincenti: quali sono le 10 scelte nel Triveneto da Banca Intesa Sanpaolo
Insomma: come in ogni altro appuntamento visto fino ad ora e che ci attende nell’immediato futuro, le Imprese Vincenti scelte da Banca Intesa Sanpaolo sono tra quelle che – nell’area del Triveneto, se ci riferiamo alla quarta tappa del programma – hanno saputo meglio adottare i criteri ESG, investendo nella crescita della PMI e riuscendo così a generare un impatto positivo anche sulle comunità, sui territori, sui lavoratori e sulle loro famiglie.
Tra le Imprese Vincenti premiate da Banca Intesa Sanpaolo tra Veneto e Trentino emergono chiaramente sei settori tra i più forti nell’area, con una netta prevalenza della Meccanica: in questo settore le PMI scelte sono la Feltre, la Leas, la Westafro e la Ygros; mentre non mancano neppure la Atenea e la Fiemme Tremila (specializzare in Arredo e Design); la Giordano Controls per l’Industria Elettronica; la Eurotherm nel settore nell’Edilizia; la Malvestio (Sistema Salute) e – a chiudere l’elenco delle 10 Imprese Vincenti scelte da Intesa Sanpaolo – la Athesis nel settore della Moda.
La situazione economica di Veneto e Trentino: il rapporto di Banca Intesa Sanpaolo
Si conferma – infine – anche nella tappa padovana delle Imprese Vincenti l’ormai consueto rapporto della Direzione Studi e Ricerche di Banca Intesa Sanpaolo sulla situazione economica, questa volta (ovviamente) incentrata sull’area Triveneto che nell’ultimo anno ha esportato “il 15% dei valori italiani“, con il Veneto a quota “82 miliardi di euro” e il Trentino Alto-Adige attorno ai “12 miliardi“: spiccano in particolare “le province di Vicenza (23 miliardi di euro), Verona (15,4 miliardi) e Padova (13,5 miliardi)“. Tra i settori più forti nell’export – oltre a quelli già citati tra le Imprese Vincenti – non mancano neppure “l’agroalimentare, occhialeria e biomedicale, elettrotecnica, metallurgia, prodotti in metallo, chimica, gomma e plastica ed oreficeria” e – ma per il solo Trentino – “l’automotive“.
Anche in quest’area, prosegue Intesa Sanpaolo, gli investimenti sono aumentati “del 37,4% per il Veneto e del +50,6% per il Trentino-Alto Adige“, con un sempre chiaro rimando alla spinta data “dall’Industria 4.0 (del 2017) e dal Superbonus (del 2021)” che hanno saputo sostenere la crescita delle PMI – e soprattutto delle Imprese Vincenti – del Triveneto. In tal senso va letto quell’aumento del patrimonio attivo che rappresenta oggi “una quota superiore a un terzo del passivo (35% nel Veneto e 39% nel Trentino-Alto Adige)“; ma anche la media del 1o,7% in Veneto e dell’8,4% in Trentino delle “disponibilità liquide nell’attivo, cuscinetto contro i rischi e risorse per investire“.