Salgono a quota 70 le Piccole e medie imprese italiane scelte da Banca Intesa Sanpaolo per entrare a far parte del prestigioso progetto Imprese Vincenti che permetterà ai migliori imprenditori italiani di entrare in un ambito – e sicuramente ambizioso – programma di crescita, internazionalizzazione ed espansione aziendale. Proprio oggi – mercoledì 10 luglio 2024 – si è infatti tenuta la settima tappa dal roadshow con cui Intesa Sanpaolo presenta al mondo di curiosi e addetti ai lavori tutte e 150 le PMI che formeranno la prossima ‘squadra’ delle Imprese Vincenti; scegliendo come luogo lo splendido Museo del ‘900 di Mestre – a due passi da Venezia – e concentrandosi in particolare sull’area tra il Veneto Est e il vicino Friuli Venezia Giulia.
Ancora una volta, la selezione delle PMI tra le oltre 4mila autocandidature che sono state presentate per la quinta edizione di Imprese Vincenti si è basata sull’adozione dei Criteri ESG europei, sui progetti di crescita adottati dagli imprenditori, sull’impatto delle aziende sull’economia territoriale e sulle comunità in cui operano; mentre non sono mancati anche gli ormai classici rimandi da parte di Intesa Sanpaolo ai progetti presentati negli ambiti della Transizione 5.0 e del PNRR.
Imprese Vincenti: le 10 PMI premiate da Intesa Sanpaolo a Mestre
“Le dieci aziende che premiamo oggi – ha spiegato dal palco veneziano di Imprese Vincenti Francesca Nieddu, direttrice regionale Veneto e Friuli di Intesa Sanpaolo – sono l’espressione della qualità del Made in Italy ed esempi positivi per il sistema produttivo del territorio“, riuscendo a crescere anche in un periodo di latente crisi e – soprattutto – a rispondere “alle nuove tendenze del mercato, creando sviluppo economico e sociale per la comunità“. Prima di passare la parola alle Imprese Vincenti venete, la direttrice ha anche ricordato che Intesa Sanpaolo nell’ultimo anno ha raggiunto un portafogli di “oltre 207 mila PMI del Nordest (..) alle quali abbiamo erogato finanziamenti per circa 1,7 miliardi, di cui 750 milioni in sostenibilità ed economia circolare“.
Ma quali sono – quindi – queste nuove 10 PMI scelte dal gruppo bancario che si affiancheranno alle altre 60 già selezionate? La risposta arriva – ovviamente – dal palco di Venezia sul quale sono saliti (in ordine sparso e non di importanza) i dirigenti della Salmaso Venzia e della Colognese, specializzare nel settore della Moda; seguiti dai colleghi della Dal Ben, della Ralc Italia e della Cesaro Mac Import che operano tutti e tre nel settore della Meccanica. Per l’Automotive tra le Imprese Vincenti è stata scelta – ovviamente da Intesa Sanpaolo – la Texa; poi anche la Calzavara per le Telecomunicazioni; la De Castelli per il Design, la I.CO.P nel settore dell’Edilizia ed infine la Regalgrid Europe specializzata in Servizi energetici.
L’economia di Veneto Est e Friuli Venezia Giulia: il report di Intesa Sanpaolo sulle performance regionali
A chiudere l’evento delle Imprese Vincenti di Venezia ci ha pensato – come di consueto – il report sul contesto economico dell’area tra il Veneto Est e il Friuli Venezia Giulia, redatto dagli esperti del Centro ricerche di Intesa Sanpaolo che (confermando il già consolidato trend dei primi sei appuntamenti del roadshow) è partito dall’evidenziare che le due aree in esame “intercettano il 7,6% delle esportazioni italiane” per un totale di “47,3 miliardi di euro“. Più della metà del dato è da attribuire al Veneto Est con “oltre 28 miliardi“, che eccelle nei settori di “meccanica – come dimostrano alcune delle Imprese Vincenti premiate oggi –, occhialeria e biomedicale, filiera della pelle, mobili, elettrodomestici, bevande, prodotti in metallo, abbigliamento e alimentari“; mentre il Friuli si ferma a “più di 19 miliardi di euro“, in settori del tutto simili a quelli che vi abbiamo già elencato, salvo l’aggiunta anche di “navi, imbarcazioni e mobili“.
Gli investimenti nell’ultimo anno – secondo il report di Intesa Sanpaolo – sono cresciuti del “37,4% per il Veneto [e del] 34,8% per il Friuli” con l’immancabile apporto dato da “Industria 4.0 e Superbonus” già citato nelle altre tappe delle Imprese Vincenti italiane. Infine: “Il patrimonio netto” delle PMI veneto-friulane “rappresenta una quota intorno a un terzo del passivo” che si accompagna a “disponibilità liquide nell’attivo [che] sono aumentate notevolmente: in Veneto si attestano al 10,7%, in Friuli-Venezia Giulia al 9,4%“.