L’IMU è un tributo comunale che viene corrisposto da tutti i contribuenti che posseggono immobili e, le relative aliquote, vengono definite sulla base di una legge nazionale. Tuttavia ai comuni è concessa la possibilità di modificare tali aliquote mediante delibere comunicate al dipartimento delle finanze. Allo stesso modo, sempre sulla base di una legge nazionale, viene definita la possibilità di esenzione dal pagamento dell’IMU. Vediamo quali sono le regole attive per il 2023.



Imu 2023 e aliquote comunali: le autonomie delle amministrazioni locali

Dunque i comuni hanno una certa autonomia e sono in grado di intervenire in merito al rapporto delle aliquote di pagamento, calcolate sulla base della necessità dell’azienda comunale e rispettando sempre alcune determinate regole. Tutto ciò è consentito nei commi da 748 a 755 della legge di bilancio 2020 approvata nel dicembre 2019. Questo particolare elemento consente ai comuni di prendere in considerazione le necessità finanziarie di tutta la comunità per poter intervenire sulle caratteristiche territoriali. Ciò risponde ad un criterio di ecosostenibilità del sistema fiscale sia nei confronti dei cittadini che in rapporto alle amministrazioni comunali di tutto il territorio nazionale italiano.



Le modifiche dell’IMU a livello regionale e locale devono essere approvate da una delibera che poi sarà comunicata al Ministero delle finanze: questa può concernere sia aumenti, sia estensioni relativamente all’esenzione del pagamento dell’aliquota. Le comunicazioni devono essere effettuate entro il 14 ottobre di ogni anno e, la relativa pubblicazione invece, dovrà essere effettuata entro il 28 ottobre di ogni anno.

Imu 2023 e aliquote comunali: le variazioni

Il decreto del 6 luglio 2023 ha già individuato tutte le categorie di immobili che hanno la possibilità di stabilire aliquote IMU differenti, così come indicato dal Ministero dell’Economia e delle finanze. Ad esempio le abitazioni principali di alcune categorie catastali, i fabbricati rurali ad uso strumentale e quelli appartenenti al gruppo catastale B oltre ai terreni agricoli e le aree fabbricabili possono essere agevolati da aliquote differenti. I comuni interessati dovranno compilare e inviare un prospetto al dipartimento dell’Economia e delle finanze che contenga tutte le categorie di immobili che potranno beneficiare di aliquote differenti e comunicarlo entro il 14 ottobre per consentire la pubblicazione entro il 28 ottobre dello stesso anno.