La “nuova” Imu non avrà alcuno sconto per l’emergenza Covid-19 e, anche se di fatto la Tasi è stata abolita, comunque non si pagherà meno dell’anno scorso: dal 16 giugno debutta la Super-Imu ovvero la nuova tassa che unisce l’Imu (imposta municipale unica) e Tasi (Tributo per i servizi indivisibili) che, ricordiamo, non si applica sulla prima casa ma sulle altre proprietà. Nel pieno dell’emergenza coronavirus il Governo tramite l’ultimo Decreto Rilancio ha deciso di far slittare il termine in scadenza il prossimo 16 giugno (l’acconto 2020) solo per il settore del turismo, ovvero per alberghi, pensioni, strutture ricettive, stabilimenti termali e balneari. Per tutti gli altri cittadini invece resta l’acconto Imu da versare entro il 16 giugno 2020: le imposte comunali sugli immobili sono infatti imposte patrimoniali e non colpiscono l’utilizzo bensì il semplice possesso.



Secondo le stime dell’Associazione Italiana Dottori Commercialisti fatte sul Corriere della Sera oggi, la nuova Super-Imu prevede un acconto complessivo da 10 miliardi di euro che entreranno nelle casse dei Comuni con differenziazioni a seconda del territorio: Venezia ha spostato la data dell’acconto al 16 luglio, Taranto al 16 settembre per tutte le famiglie e al 16 dicembre per le imprese colpite dal lockdown mentre pensano ad una moratoria per interessi e sanzioni tanto Bari quanto Messina (fonte Il Sole 24 0re). Roma invece ha deciso di sospendere fino al 30 settembre prossimo l’invio degli avvisi di accertamento Imu: per il resto delle regole, permangono quelle nazionali ribadite anche nell’ultimo Decreto Rilancio.



LE NOVITÀ A LIVELLO DI TASSE E TRIBUTI

La legge dispone che il contribuente deve sommare l’Imu e la Tasi pagate nel 2019 tra acconto e saldo e versare, entro martedì 16 giugno: per questo motivo non andrò a finire che si pagherà di meno per la “scomparsa” della Tasi, semplicemente viene accorpata nella nuova Super-Imu. Il 50% di tale importo, per ciascuna tipologia di immobili, deve essere versato utilizzando il codice tributo dell’Imu: come riportano i commercialisti sul focus del Corriere Economia, «Se ci sono state variazioni nella composizione del patrimonio immobiliare immobili nel corso del 2019 o del 2020, come acquisti o vendite, si può tenerne conto, applicando per l’acconto di giugno l’aliquota deliberata dal comune per l’anno precedente, come indicato dalla circolare del ministero dell’Economia n. 1/DF del 18 marzo 2020».



La nuova Imu non è dovuta sull’abitazione principale (la prima casa) e le relative pertinenze (una per categoria catastale), mentre lo stesso tributo colpisce gli immobili abitativi a disposizione, come le seconde case e quelli affittati o sfitti. Infine, resta da sapere che ’Imu si versa anche per uffici, negozi, depositi, capannoni, altri immobili commerciali e industriali e per le aree fabbricabili da chiunque posseduti: la super-Imu colpisce anche i terreni agricoli, anche se incolti mentre sono esclusi i terreni agricoli, da chiunque posseduti nei Comuni classificati come montani o di collina. Per tutte le altre novità, ecco il focus dell’Associazione Italiana Dottori Commercialisti.